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Morte Virginia Giuffre, parla il padre della donna che denunciò gli abusi di Epstein: “Non si è suicidata”

Sky Roberts, il padre di Virginia Giuffre, la 41enne morta suicida alcuni giorni fa, non crede che la figlia si sia tolta la vita: “È impossibile”. Nel 2015 denunciò di essere stata vittima di abusi sessuali compiuti dall’ex finanziere Jeffrey Epstein, suicidatosi in carcere nel 2019, e dal principe Andrea, fratello del Re Carlo d’Inghilterra, quando la donna era ancora minorenne.
A cura di Eleonora Panseri
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Virginia Giuffre e il padre Sky Roberts.
Virginia Giuffre e il padre Sky Roberts.

"Non potevo crederci, ho iniziato subito a piangere. Sto ancora piangendo, non riesco a credere che stia succedendo. È semplicemente impossibile".

Lo ha detto Sky Roberts, il padre di Virginia Giuffre, la 41enne morta suicida alcuni giorni fa che nel 2015 aveva denunciato di essere stata vittima di abusi sessuali compiuti dall’ex finanziere Jeffrey Epstein e del principe Andrea, fratello di Re Carlo d'Inghilterra.

Il padre di Giuffre non crede che la figlia si sia tolta la vita. Parlando della sua terribile perdita in un'intervista al giornalista britannico Piers Morgan, l'uomo ha detto: "Dicono che si sia suicidata, ma è impossibile che l'abbia fatto. Non credo che si sia suicidata".

Giuffre è stata trovata morta il 25 aprile nella sua fattoria, un'ora a nord di Perth, nell'Australia Occidentale. La sua famiglia ha dichiarato che si è tolta la vita dopo essere stata "vittima per tutta la vita di abusi sessuali e traffico sessuale".

Roberts spera che la figlia venga ricordata come una persona che "è uscita da una brutta situazione e ne ha tratto beneficio" e ha aggiunto che stava "aiutando molte altre ragazze". "Penso che fosse forte, molto forte, ed è per questo che non credo che si sia suicidata. Aveva troppe cose per cui vivere. Aveva le sue fondamenta", ha detto il padre.

Le dichiarazioni del padre della donna sono arrivate dopo che l'avvocata di Giuffre, Karrie Louden, aveva fatto sapere che sulla sua morte c'erano "grossi interrogativi". Infatti, nelle settimane precedenti la sua morte, ha aggiunto la legale, non c'erano stati segnali che indicassero che la sua assistita volesse togliersi la vita.

Nel 2019 la Giuffre aveva scritto un tweet in cui affermava: "Rendo pubblico il fatto che non ho in alcun modo tendenze suicide. – ricorda il giornale The Sun – Se mi succede qualcosa… non lasciate che questo finisca. Troppe persone malvagie vogliono vedermi zittita".

Dopo la sua morte, la famiglia ha dichiarato in una nota che era una "feroce guerriera nella lotta contro gli abusi sessuali", ma che "il prezzo degli abusi" era diventato "insopportabile".

La morte della 41enne è oggetto di indagine da parte della squadra investigativa della criminalità organizzata, anche se al momento non sembra si tratti di un decesso sospetto.

Giuffre, come già ricordato, era stata una delle  accusatrici più schiette dei reati sessuali di Epstein, trovato morto nella sua cella nel 2019, e della sua ex fidanzata Ghislaine Maxwell. Aveva raccontato che i due l'avevano venduta al principe Andrea quando aveva 17 anni, accusa che l'uomo ha sempre negato.

La 41enne viveva da anni in Australia e si era impegnata a favore delle vittime di abusi e tratta sessuale dopo essere diventata una figura centrale nella caduta di Epstein.

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