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Covid 19

L’impresa del Bhutan, 470mila vaccinazioni covid in 9 giorni con solo 37 medici

Fondamentale per questa impresa titanica la ferrea organizzazione della campagna vaccinale anti covid ma anche l’impegno di una lunga schiera di volontari, come ha confermato anche l’Onu congratulandosi pubblicamente per il traguardo raggiunto dal piccolo Paese asiatico. A tutti il vaccino anticovid AstraZeneca donato dall’india.
A cura di Antonio Palma
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Prima della pandemia il Bhutan aveva solo 37 medici e meno di 3mila operatori sanitari che lavoravano a tempo pieno ma il piccolo Paese orientale, incastonato nell'Himalaya orientale, è riuscito in una impresa record, vaccinare contro la covid oltre il 65% della propria popolazione in appena 9 giorni. Del resto il governo locale aveva imposto un obiettivo ancora più ambizioso: vaccinare tutte le persone individuate dal piano vaccini con almeno una dose entro una sola settimana. Un traguardo mancato di poco visto che si è giunti vaccinare quasi 470mila persone sulle 530mila individuate rispetto a una popolazione di circa 740mila persone.

Quello che è stato definito il programma di immunizzazione dalla covid più veloce al mondo ha avuto inizio il 27 marzo scorso con un evento dimostrativo, una sorta di vaccine day, durante il quale sono stati vaccinati il primo ministro e gli altri membri del governo con relativi familiari che hanno dato l’esempio prima del via libera per tutto il resto della popolazione. Secondo i dati comunicati dal governo locale, al cinque aprile erano quasi 470mila le dosi somministrate che, escludendo i bambini, rappresentano l'85% dei cittadini adulti del Bhutan.

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Fondamentale per questa impresa titanica la ferrea organizzazione ma anche l’impegno di una lunga schiera di volontari, come ha confermato anche l’Onu congratulandosi pubblicamente per il traguardo. “Congratulazioni al Bhutan, dove i volontari sanitari hanno giocato un ruolo fondamentale nel vaccinare mezzo milione di persone contro il COVID-19 in soli nove giorni” è il messaggio delle Nazioni Unite che hanno contribuito alla campagna vaccinale del Paese fornendo siringhe, formazione e attrezzature per la catena del freddo.

Anche se può contare dalla sua parte una popolazione molto ridotta, infatti, la presenza di villaggi remoti di montagna difficilmente raggiungibili ha complicato non poco la campagna vaccinale. Per sopperire alla mancanza di medici, il governo del Bhutan ha previsto 1.200 siti di vaccinazione in tutto il paese suddivisi in 430 gruppi presidiati ciascuno da un solo operatore sanitario ma da diversi volontari individuati tra insegnanti e altro personale appositamente istruito. A tutti è andato il vaccino anticovid AstraZeneca arrivato nel Paese direttamente dall’India dove è prodotto dal Serum Institute of India che ha fornito 600.000 dosi gratuite.

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