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Covid 19

La variante covid indiana sempre più diffusa nel Regno Unito: aumentano ricoveri e terapie intensive

Tornano a salire i casi covid nel Regno Unito ma a preoccupare sono i ricoveri in aumento e i contagi da variante indiana. Secondo i dati preliminari raccolti dal Public Health England, infatti, la variante denominata Delta dall’Oms non solo è più contagiosa ma ha maggiori probabilità di portare a ricoveri ospedalieri.
A cura di Antonio Palma
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Tornano a salire il contagio da coronavirus e i ricoveri covid nel Regno unito dove a preoccupare sempre di più ora è la cosiddetta variante indiana, diventata ormai predominante in molte zone del Paese. Nonostante una campagna vaccinale anti covid che ha avuto pieno successo con un numero di immunizzati totali che ormai ha superato oltre la metà della popolazione adulta, nel Regno unito lo stesso Governo sta pensano di rallentare il programma di ripresa, ritardando le ulteriori riaperture in programma in vista dell’estate. Dopo aver fatto segnare pochi giorni fa zero decessi per la prima volta dall’inizio della pandemia, da alcuni giorni i contagi son tornati a crescere così come i decessi arrivando ieri a 5.274 nuovi casi e 18 morti in 24 ore.

A preoccupare però è in particolare l’aumento dei ricoveri covid che, anche se in misura molto contenuta, hanno fatto scattare un campanello di allarme. Secondo i dati preliminari raccolti dal Public Health England, infatti, la variante B.1.617.2 nota anche come variante Delta dal nuovo nome dell’Oms, non solo è più contagiosa rispetto alla variante inglese o variante Alpha ma ha anche maggiori probabilità di portare a ricoveri ospedalieri. Questi dati insieme al fatto che ormai la variante indiana rappresenta il 75% dei nuovi casi di coronavirus e che i casi aumentano, sta ponendo seri interrogativi sull’ulteriore allentamento delle misure anti contagio.

I dati fanno riferimento a un un'analisi condotta su 38.805 casi sequenziati in Inghilterra che ha rivelato che la variante indiana o Delta è associata a un rischio di ospedalizzazione 2,61 volte maggiore entro 14 giorni dal contagio rispetto alla variante inglese o del Kent come preferiscono chiamarla nel Regno Unito. Anche i primi risultati provenienti dalla Scozia lo hanno confermato indicando un rischio più che doppio di ospedalizzazione per le persone infette dalla variante Delta.

"Sebbene solo un piccolo numero di casi finisca in ospedale, la proporzione è circa il doppio per i casi Delta rispetto ai casi Alpha" ha spiegato al Guardian il professor Adam Finn, membro della commissione Uk, aggiungendo: “Il numero di casi è ancora piccolo, ma se questa tendenza continua e il numero dei casi continua ad aumentare rapidamente, porterà a un numero maggiore di persone gravemente colpite poiché questa variante continuerà a sostituire la variante alfa nelle prossime settimane".

Al momento però "sono necessarie analisi di conferma per convalidare l'entità del cambiamento del rischio e per indagare il legame con la vaccinazione in modo più dettagliato", afferma il documento del Public Health England. Al momento infatti l’incognita è proprio la capacità dei vaccini di neutralizzare anche questa variante anche se i primi dati sembrano incoraggianti visto che solo il 3,7% casi Delta riguarda persone che hanno ricevuto entrambe le dosi.

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