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L’idea della Germania: mezzi pubblici gratis contro l’inquinamento

Il governo tedesco sta valutando l’ipotesi di rendere gratuiti i trasporti pubblici in alcune città per migliorare la qualità dell’aria, una misura per evitare un procedimento europeo. Il provvedimento dovrebbe essere testato in cinque città.
A cura di Susanna Picone
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In Germania sembra percorribile l'ipotesi di offrire temporaneamente il trasporto pubblico locale gratis per combattere l'inquinamento dell'aria. A comunicarlo è stato il portavoce del governo Steffen Seibert, in conferenza stampa, a proposito di una lettera inviata a Bruxelles sulla possibile sperimentazione in cinque città dei mezzi pubblici gratuiti. “Stiamo prospettando la gratuità dei trasporti pubblici per ridurre il numero di auto private” in circolazione, si legge nella lettera inviata l’11 febbraio dai ministri dell’Ambiente Barbara Hendricks, dei Trasporti, Christian Schmidt, e delle Finanze, Peter Altmaier, indirizzata al commissario europeo per l’Ambiente, Karmenu Vella. Rispondendo a una domanda in conferenza stampa il portavoce Seibert ha spiegato che l’esecutivo tedesco è pronto “a fare dei passi”. L’idea verrà sperimentata appunto in cinque città: l'ex capitale dell'ovest, Bonn, e i centri industriali di Essen e Mannheim, Herrenberg e Reutlingen.

Alcuni però hanno espresso qualche perplessità. “Non conosco nessun costruttore in grado di consegnare il numero di bus elettrici dei quali abbiamo bisogno”, ha detto all'agenzia Dpa il sindaco di Bonn, Ashok Sridharan, a proposito dell'incremento del parco mezzi che sarebbe necessario per venire incontro all'aumento della domanda che scaturirebbe dai mezzi pubblici gratis. “Ci aspettiamo una spiegazione chiara su come il trasporto gratis sarà finanziato”, ha inoltre detto Helmut Dedy, presidente della Deutscher Städtetag, equivalente dell'Anci. La Germania è uno degli otto Paesi europei – insieme a Francia, Italia e Spagna – che non ha riportato entro il termine del 30 gennaio le emissioni di diossido di azoto e polveri sottili nei limiti previsti dagli standard comunitari, violazione che può costare salate sanzioni economiche. La Germania vorrebbe anche limitare le emissioni nocive per i veicoli di trasporto merci, incentivare l’uso comune delle vetture private, creare zone a basse emissioni e promuovere la rottamazione.

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