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Interrotto secondo tentativo di evacuazione dei civili a Mariupol: “I russi continuano a bombardare”

Il secondo tentativo di evacuazione dei civili dalla città di Mariupol è fallito. Secondo le autorità ucraine, i russi continuerebbero a bombardare le cosiddette “zone sicure” per permettere il passaggio dei residenti. Nella giornata di ieri era fallito il primo corridoio umanitario.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Anche il secondo tentativo di evacuazione dei civili da Mariupol è stato interrotto a causa del conflitto armato. Secondo le autorità ucraine, anche questa volta il corridoio umanitario per la fuga dei residenti è stato bloccato dai bombardamenti russi. Russia e Ucraina si accusano vicendevolmente del fallimento dell'evacuazione: i separatisti filorussi e la Guardia Nazionale Ucraina hanno continuato a puntare il dito uno contro l'altro. La televisione ucraina ha mostrato alcune immagini di soldati dell'esercito locale che sostenevano che i russi e i separatisti a loro favore avevano circondato le aree di raccoglimento dei civili.

Secondo quanto raccontato dalla parte ucraina, i russi avrebbero continuato a bombardare anche le zone che nell'accordo avrebbero dovuto costituire un passaggio sicuro per le persone che stavano cercando di abbandonare Mariupol. Si tratta già del secondo tentativo di evacuazione fallito. L'agenzia di stampa Interfax, invece, ha ripreso le parole di un funzionario dell'amministrazione separatista di Donetsk, nel Donbass. Quest'ultimo accusava le forze ucraine di non aver rispettato il cessate il fuoco temporaneo. Secondo i russi, solo 300 persone sarebbero riuscite ad abbandonare fino ad ora la città. Le autorità locali ucraine, invece, hanno detto di aver pianificato l'evacuazione di oltre 200.000 persone. Il piano, però, è reso impossibile dalle continue offensive russe.

"Non ci può essere un corridoio umanitario, perché la mente malata dei russi decide quando iniziare a sparare e a chi" ha tuonato l'ex ministro degli Interni ucraino Anton Herashchenko su Telegram. Nello stesso messaggio ha accusato le truppe di non aver rispettato il cessate il fuoco e anzi, di aver attaccato i civili per spaventare tutta la popolazione ucraina. La situazione a Mariupol resta drammatica: la città sta resistendo nonostante il pesante assedio delle truppe russe, ma da giorni mancano cibo, acqua ed energia elettrica. Adesso i russi avrebbero aperto il fuoco sui civili, inducendo quindi le persone a restare segregate nei bunker.

La situazione odierna è simile a quella verificatasi proprio nella giornata di ieri, quando i corridoi umanitari avevano fallito per via di un nuovo attacco sulla città di Mariupol. Anche in quel caso le forze ucraine hanno puntato il dito contro quelle russe, sostenendo che l'esercito di Putin abbia volutamente violato il cessate il fuoco per attaccare nel momento in cui la città sarebbe stata più vulnerabile.

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