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In prigione da innocente per 37 anni: la testimone che lo accusò: “Ho mentito”

Walter Forbes, 63 anni, è stato liberato dopo 37 anni trascorsi in prigione da innocente. Una donna lo aveva falsamente accusato dell’omicidio di un uomo, Dennis Hall, morto in un incendio nel 1983. Si è decisa a dire la verità dopo essersi ammalata di cancro. Temendo per la sua vita, la testimone ha voluto liberarsi da questo pesante segreto. “La perdono, ha detto Forbes, anche se ci ha messo un’eternità sono contento che abbia fattto la cosa giusta”.
A cura di Angela Marino
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Walter Forbes
Walter Forbes

Ci sono bugie che possono rovesciare una vita. Walter Forbes ha trascorso gli ultimi 37 anni della sua vita in carcere per una falsa accusa di omicidio. Oggi è un uomo libero, è stato rilasciato dalla prigione dello stato del Michigan dopo che la testimone chiave contro di lui ha finalmente detto la verità sui fatti per cui, nel 1983, è stato condannato all'ergastolo. "Non ho alcuna amarezza contro di lei  – ha detto il 63enne alla notizia del suo rilascio – anche se ci è voluta un'eternità, sono grato che abbia fatto la cosa giusta e la perdono. Se non lo facessi il danno maggiore sarebbe per me, non per lei".La tanto attesa liberazione è avvenuta il mese scorso. A darne notizia l’associazione ‘Michigan Innocence Clinic', impeganata da anni nel tentativo di portare alla luce l'errore giudiziario di cui Forbes è stato vittima. "Walter Forbes è stato rilasciato venerdì 20 novembre – hanno scritto sulla pagina Facebook dell'associazione, Congratulazioni a Walter".

"Ho fatto condannare ingiustamente un uomo, l'ho tenuto nascosto per tutti questi anni". La supertestimone si è decisa a dire la verità dopo essersi ammalata di cancro. Temendo per la sua vita, l’8 giugno scorso, Annice Kennebrew ha voluto liberarsi di quel terribile segreto. Lo ha fatto tramite Zoom, dove in videochat ha confessato "Ho mentito". Kennebrew ha, quindi, detto alla corte che voleva ritrattare la testimonianza del 1983, quando un uomo, Dennis Hall, è stato ucciso dalle fiamme in un rogo che Forbes è stato accusato di aver appiccato per vendetta. Forbes, allora 26enne, era stato ferito a colpi di pistola dalla vittima, una settimana prima. La sua unica colpa era quella di essersi intromesso in una rissa in cui Hall era coinvolto, per tentare di mettere pace. Per questo, era stato destinatario di queste ritorsione. Un episodio che, per gli investigatori, poteva costituire un valido movente di omicidio. Mancava solo la prova regina.

Entra in gioco la superteste Annice Kennebrew, che all’epoca dei fatti la donna era una madre single di 19 anni. Dopo l’incendio, la ragazza fu avvicinata da due uomini che la costrinsero, sotto minaccia, ad andare alla polizia e dire di avere visto Forbes e altri due uomini mentre davano fuoco all’edificio: "Ero giovane, ero stupida, mi avevano fatto già impazzire", ha tentato di giustificarsi la donna. Ora che il cittadino Forbes è stato scarcerato e la sua reputazione è stata riabilitata, il suo avvocato di Forbes, Imran Syed, vicedirettore della Innocence Clinic, ha commentato amaramente: "La cosa pazzesca del caso di Walter non è solo quanto tempo sia stato in prigione, ma quanto fosse davvero semplice quel caso. Andava risolto decenni fa".

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