Il killer di Plymouth Davison, odiava le donne e su Youtube diceva: “Ne basta una a rovinarci la vita”

YouTube ha cancellato l'account collegato a Jake Davison, il killer 22enne di Plymouth che pochi giorni fa ha ucciso la madre con un fucile e ha colpito a morte altre 6 persone. Il giovane, con evidenti problemi psichici, si è poi suicidato prima dell'arrivo degli agenti. La strage ha sconvolto l'intera comunità del Regno Unito: tra le vittime, anche una bambina di 3 anni che si trovava in strada con il papà. Sul profilo YouTube, Davison era solito raccontare la sua vita. Nei lunghi video registrati e caricati sul canale, il killer incolpava le donne della sua infelicità. "Sono stato picchiato dalla vita – diceva -. Non è colpa mia se nessuno mi ama. Ho un errore di sistema, eppure vado avanti lo stesso".
Davison paragonava se stesso a Terminator e credeva di avere una "missione da portare avanti" nonostante il suo stato di infelicità. "So che si tratta di un film – raccontava nell'ultimo lungo video da 11 minuti, ora rimosso dalla piattaforma – ma mi piace pensare di essere come Terminator, che nonostante il suo difetto porta avanti la sua missione fino alla fine. La mia vita non esiste, ma non è colpa mia". Il canale ora cancellato si intitolava Professor Waffle, e raccoglieva gli sfoghi del killer. Da "celibe involontario", incolpava le donne per la sua sorte. "Tutte prostitute – diceva -. Amano solo gli uomini ricchi e belli, non danno alcuna possibilità a un ragazzo più timido. Meritano di essere trattate male". Proprio l'odio per le donne, secondo gli inquirenti, lo ha portato a colpire prima la madre e poi completi sconosciuti che riteneva responsabili del suo dolore. La maggior parte delle vittime è di sesso femminile.
I video cancellati dopo la strage
Nei suoi video diceva: "Ti svegli, fissi il muro e pensi che non è cambiato niente. Ancora in questo momento terribile in cui sono brutto e solo". Prima dell'orrore di Keyham, i video di Davison erano stati visti da poche centinaia di persone e avevano ricevuto pochi like. Subito dopo la sparatoria, l'account ha cominciato a ricevere maggiore attenzione, portando YouTube a rimuovere il contenuto. Anche Facebook ha fatto sapere di aver rimosso i profili del killer.
"Immagina di fallire in tutto nella vita, di non avere alcun supporto. – dichiarava in uno dei suoi video -. Immaginate invece un imprenditore che perde tutto ma ha comunque una donna e dei figli che lo aspettano. Riuscite a capire quanto sia vittima un incel? Per noi è tutto più difficile". Poi concludeva il video con nuove dichiarazioni d'odio contro le donne. "Una sola di loro ha il potere di distruggere le nostre vite. Sono maledette prostitute".