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Identificato dai media come vittima di pedofilo, 15enne suicida: “Volevano colpire la madre deputata”

La morte del quindicenne, figlio della politica dell’opposizione polacca Magdalena Filiks, ha sconvolto la Polonia, con accuse che da giorni sono rimbalzate sui social accendendo una discussione pesantissima.
A cura di Antonio Palma
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Rabbia, dolore e indignazione in Polonia per una storia dai contorni torbidi e ancora tutta da chiarire che ha portato alla prematura morte di un ragazzino appena 15enne vittima di abusi sessuali da parte di un pedofilo. Il giovane, che aveva già dovuto affrontare un processo contro il suo aguzzino, si è tolto la vita circa venti giorni fa, a pochi giorni dal suo sedicesimo compleanno, dopo essere stato identificato pubblicamente da alcuni media come vittima di abusi sessuali.

Il ragazzo è figlio di una nota deputata di opposizione, Magdalena Filiks, ed è a lei, secondo i colleghi della donna, che i media statali e legati al governo volevano arrivare rendendo pubblica la terribile storia del ragazzo.  "Mio figlio Mikolaj Filiks è venuto a mancare il 17 febbraio. Miki avrebbe compiuto 16 anni l'8 marzo…" ha annunciato la madre, che poi si è scagliata contro i media: “A nome mio e delle mie figlie Aleksandra e Maja, chiedo ai ‘media' di rispettare la nostra privacy non partecipando al funerale”.

La donna non ha fatto accuse precise ma per i suoi colleghi di partito non ci sono dubbi sulla matrice di quanto accaduto. “Riterremo il partito di governo e i suoi rappresentanti responsabili per ogni malvagità, per tutti i danni umani e le tragedie che hanno causato mentre erano al potere. Lo prometto", ha dichiarato ad esempio Donald Tusk, leader di Piattaforma civica, ex primo ministro della Polonia ed ex presidente del Consiglio europeo, e ora all’opposizione.

Nel mirino delle accuse il Partito diritto e giustizia (PiS) di destra che è al potere in Polonia dal 2015, accusato di aver creato le circostanze per cui l'articolo sul ragazzino è stato pubblicato. “È ovvio che non abbiamo imparato nulla. Ancora una volta, qualcuno ha pensato che gli interessi di un partito politico fossero più importanti del benessere di un bambino, o del benessere di una famiglia. Purtroppo, a mio avviso, la campagna di odio ha portato su di noi tragiche conseguenze. La colpa è dei politici del partito al governo” ha rincarato il deputato del partito Lewica (la sinistra).

Accuse che da giorni sono rimbalzate sui social accendendo una discussione pesantissima con i sostenitori del governo che hanno accusato l'opposizione di tentare di sfruttare la morte dell'adolescente per il proprio tornaconto politico. Secondo l’opposizione, il racconto della torbida storia è avvenuto per attaccare il partito di opposizione facendo intendere che il caso era stato taciuto non per proteggere la giovanissima vittima, ma il pedofilo condannato, che aveva avuto ruoli di rilievo all’interno dello stesso partito della madre della vittima.

Tutto è nato quando nel dicembre scorso l'emittente statale Radio Szczecin ha pubblicato un articolo sul sito web dell'emittente in cui affermava che il figlio di una nota deputata era stato abusato sessualmente da un membro dell’Opposizione polacca nel 2020. Sebbene la vittima non era stata nominata come prevedono le leggi, i dettagli sulla madre e l’età del ragazzino hanno reso facilissimo l'identificazione del 15enne che si è tolto la vita.

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