Giustiziato il 53enne David Renteria: nel 2001 rapì e uccise una bimba di cinque anni
David Santiago Renteria, ha pronunciato le sue ultime parole nella notte di giovedì 16 novembre. Pochi minuti dopo è stato giustiziato per aver rapito e ucciso una bambina di 5 anni, Alexandra Flores, nel 2001.
Renteria, 53 anni, è stato giustizia con un'iniezione letale di pentobarbital nella prigione di Huntsville in Texas ed è morto alle 19.11, secondo quanto è stato riferito dagli agenti del penitenziario. L'uomo ha fatto la sua ultima dichiarazione di fronte alla sua famiglia e a quella di Alexandra.
Secondo quanto è stato riportato dal quotidiano El Paso Times, Renteria ha intonato un canto religioso e poi avrebbe detto ai familiari della vittima che non c'è stato un giorno in cui non abbia pensato a quello che ha fatto. "Non ci sono parole per descrivere cosa potete aver passato – ha detto l'uomo -. Chiedo scusa per tutto il male che vi ho causato e per quelli che hanno deciso la mia morte e che mi stanno per uccidere, io vi perdono".
La sorella di Renteria, Cecilia Esparza, accompagnata da un'amica, hanno assistito all'esecuzione in una stanza diversa rispetto a quella del fratello e della sorella di Alexandra, Ignacio e Sandra Flores. Una lastra di vetro separava i testimoni dalla sala in cui Renteria è stato giustiziato.
Il rapimento e l'omicidio di Alexandra Flores
La sentenza di morte è stata eseguita a due giorni di distanza dal 22esimo anniversario del rapimento di Alexandra Flores. La bambina venne portata via da David Renteria il 18 novembre da un supermercato di El Paso quando aveva 5 anni: fu strangolata dall'uomo che subito dopo diede fuoco al corpo.
I genitori si accorsero della sua scomparsa e iniziarono a cercare per tutto il negozio ma senza risultati. La piccola venne vista uscire dal negozio con Renteria intorno alle 17.15 in un video della sorveglianza. I resti della bambina vennero trovati la mattina dopo, alle 7.10 del mattino. Le erano stati tolti i vestiti e il corpo risultava parzialmente carbonizzato. Gli investigatori però dissero che non erano stati rinvenuti segni di violenza sessuale.
A incastrare l'uomo fu l'impronta del palmo della sua mano rinvenuta sulla busta di plastica con cui aveva coperto la testa della bambina, riferiscono documenti dell'epoca. Nel settembre 2003 iniziò il processo di Renteria per l'omicidio di Alexandra. All'epoca sostenne che la gang dei Barrio Azteca lo aveva costretto a rapire la bambina e che fosse stato qualcuno altro a ucciderla. La giuria, tuttavia, lo condannò alla pena capitale. Nel 2008 venne organizzato un nuovo processo, ma anche questa volta la giuria emise la stessa sentenza.