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Germania, incendio in un centro di accoglienza per migranti: morto un bambino ucraino di 9 anni

Un bambino di nove anni di nazionalità ucraina è morto nell’incendio in un centro di accoglienza per immigrati divampato ad Apolda, città della Turingia, regione della Germania centro-orientale.
A cura di Davide Falcioni
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È di un morto e otto feriti il bilancio di un incendio divampato questa mattina intorno alle 5 in un centro di accoglienza per rifugiati ad Apolda, città della Turingia, regione della Germania centro-orientale. Il centro, al cui interno si trovavano tra le 250 e le 300 persone, è stato evacuato e gli ospiti sono stati condotti in un'altra struttura a Hermsdorf, a una quarantina di chilometri di distanza. Sono in corso le indagini per determinare le cause del rogo.

Il sindaco di Apolda, Rüdiger Eisenbrand, in una dichiarazione riportata dal sito internet del quotidiano Bild, riferisce che a perdere la vita sarebbe stato un bimbo di circa nove anni. La stessa testata, citando la polizia, aggiunge che sarebbe di nazionalità ucraina. Queste informazioni sono riportate anche dall'emittente locale Mitteldeutscher Rundfunk e dall'edizione online del quotidiano Tagesspiegel, che specificano però che l'identificazione della vittima non è ancora certa.

All'interno della struttura di accoglienza vivevano circa 250 richiedenti asilo provenienti da diversi paesi. Molti venivano dall'Ucraina, dalla Siria e dall'Afghanistan. Le cause del rogo non sono ancora state accertate e spetterà a un'inchiesta fare piena luce su quanto accaduto, mentre gli inquirenti affermano che nessuna ipotesi è stata ancora scartata e il Ministero degli Interni ha chiesto che si faccia rapidamente chiarezza. A quanto pare le fiamme sarebbero scaturite da una parete e sarebbero state inizialmente di modesta entità; dopo una manciata di minuti tuttavia avrebbero avvolto l'intero edificio costringendo i vigili del fuoco all'evacuazione totale della struttura.

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