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Gaza, accordo tra Hamas e Israele: dall’alba in vigore il cessate il fuoco dopo 25 morti

Dopo una escalation militare costata la vita a 25 persone, ventuno vittime tra i palestinesi e quattro tra gli israeliani, raggiunto un accordo per il cessate il fuoco tra Hamas e Israele. Fondamentale la mediazione dell’inviato dell’Onu e dell’Egitto che sovrano garantire il rispetto dei patti.
A cura di Antonio Palma
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Dopo una escalation militare che non si vedeva da mesi e che ha lasciato dietro di sé l'ennesima scia di sangue, anche di vittime innocenti, finalmente da questa mattina all'alba lungo la Striscia di Gaza le armi tacciono. Isreale e Hamas infatti hanno raggiunto un decisivo, seppur precario, accordo per un cessate il fuoco per mettere fine alle violenze delle scorse ore costate la vita a 25 persone: ventuno vittime tra i palestinesi e quattro tra gli israeliani. Allo stop alle armi, entrato in vigore oggi lunedì 6 maggio, si è giunti grazie alla mediazione dell'Egitto e degli inviati dell'Onu in zona. I primi ad annunciare la tregua sono stati i funzionario di Hamas spiegando di aver fermato il lancio di razzi verso Israele dalle 4,30 di oggi. Poco dopo anche l'esercito israeliano ha dichiarato lo stop alle operazioni e ai bombardamenti sulla Striscia di Gaza.

L'esercito israeliano ha annunciato "il ritorno alla normalità nelle retrovie israeliane" a partire dalle 7 (le 6 in Italia), assicurando che metterà in atto tutti gli impegni previsti dalla tregua entro una settimana. Come spiegato dalla Radio militare di Tel Aviv, le due parti si sono parlate a distanza grazie all'intervento dell'inviato dell'Onu Nickolay Mladenov e all'Egitto che saranno anche i garanti per  il rispetto dell'accordo. Fondamentale sarà rispettare la tregua proprio in queste ore per evitare una nuova sanguinosa escalation di violenza. Del resto il rumore delle armi si è sentito lungo la Striscia di Gaza fino a poche ore fa.

L'aviazione israeliana nella notte tra domenica e lunedì infatti ha proseguito i raid aerei colpendo 30 obiettivi nella striscia mentre nel sud di Israele le scuole restano comunque chiuse fino a nuovo ordine in un raggio di 40 chilometri dalla striscia di Gaza. In pochi giorni l'esercito israeliano ha messo a segno più di 350 raid contro installazioni e uomini di Hamas a Gaza uccidendo 21 persone tra cui purtroppo anche civili tra cui una bambina di 14 mesi e due donne incinte, come comunicato da fonti palestinesi. Nello stesso arco di tempo i palestinesi hanno lanciato oltre 690 razzi su Israele colpendo le comunità intorno alla Striscia e facendo quattro morti tra i civili.

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