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Dà fuoco a una ragazza di 19 anni che lo rifiuta: proteste in India per l’omicidio di Ankita

Ankita Singh, una ragazza di 19 anni è stata uccisa dal suo vicino di casa per aver rifiutato le sue avances. L’uomo le ha dato fuoco mentre dormiva.
A cura di Chiara Ammendola
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Ankita Singh e il suo assassino durante l'arresto
Ankita Singh e il suo assassino durante l'arresto

Justice per Ankita. Giustizia per Ankita. È questo l'hashtag nato spontaneamente sui social e che in migliaia stanno utilizzando per unirsi alle proteste contro l‘omicidio di Ankita Singh, 19enne uccisa dal suo vicino di casa per averlo rifiutato. L'uomo, Shahrukh, arrestato insieme ad un amico suo complice, le ha dato fuoco dopo averle cosparso il corpo di benzina.

L'aggressione è avvenuta nello stato indiano orientale del Jharkhan nella notte tra lunedì e martedì scorsi ma dopo meno di una settimana Ankita è morta in ospedale a causa delle ferite riportate. La vicenda ha riacceso i riflettori sul tema della violenze nei confronti delle donne indiane e soprattutto su una lotta di religione mai sopita tra musulmani e induisti, dove questi ultimi accusano i primi di voler sposare e far convertire all'Islam giovani ragazze indiane.

Accuse che però sono state smentite in questo caso da Amber Lakra, sovrintendente di polizia della città di Dumka, dove vivevano sia Ankita che Shahrukh, che alla BBC ha spiegato che non si è trattato di un omicidio a sfondo religioso, ma piuttosto di un femminicidio.

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Sembra infatti che Shahrukh avesse provato ad approcciarsi ad Ankita in più di un'occasione nei giorni precedenti all'omicidio, tanto da provare a contattarla al telefono diverse volte. Dinanzi al rifiuto della ragazza che aveva raccontato tutto al padre, l'uomo avrebbe reagito uccidendola. Ankita aveva perso la madre l'anno precedente a causa di un tumore e per questo Sanjeev Singh era molto protettivo nei suoi confronti, dopo aver saputo delle insistenze di Shahrukh aveva così deciso di parlare con la famiglia dell'uomo, ma non c'è stato tempo.

La notte precedente Shahrukh ha imbracciato una tanica di benzina, procuratagli da un amico, è entrato in camera di Ankita e dopo aver cosparso il corpo della giovane con il liquido infiammabile le ha gettato un fiammifero addosso. Le condizioni della 19enne sono apparse subito critiche, ma nonostante le ferite è riuscita a raccontare alla polizia l'accaduto identificando proprio nell'uomo il suo assassino.

Poi domenica mattina la notizia della sua morte che ha alzato un vento di proteste in tutto il paese: secondo i dati forniti da diverse associazioni che combattono la violenza contro le donne ogni anno si registrano in India migliaia di casi di stalking che spesso sfociano in atti di violenza come l'utilizzo di acidi o in veri e propri omicidi.

"Dopo la crudeltà inflitta ad Ankita, la sua morte ha fatto chinare la testa per la vergogna a tutti gli indiani", ha detto su Twitter Rahul Gandhi, leader del principale partito di opposizione del Congresso. "Oggi c'è un disperato bisogno di creare un ambiente sicuro per le donne nel paese".

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