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Cos’è il passaporto digitale per i vaccinati anti Covid e quali paesi ci stanno pensando

È partita dalla Grecia la proposta di istituire un passaporto o certificato di vaccinazione valido per tutta l’Ue per contribuire a ripristinare i viaggi transfrontalieri che sono stati quasi azzerati dalla pandemia. Ma Atene non è l’unica a pensarla così: anche Regno Unito e Danimarca testeranno il rilascio di documenti digitali come attestazione digitale dell’avvenuta vaccinazione contro Covid-19.
A cura di Ida Artiaco
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Un passaporto, o certificato, sanitario di vaccinazione che permetta di viaggiare al tempo della pandemia di Coronavirus. È questa l'idea a cui molti paesi stanno pensando in vista della prossima stagione estiva e, si spera, della ripresa del turismo internazionale. La proposta è stata avanzata anche per l'Unione europea: è stata la Grecia nelle scorse ore a chiedere la creazione di un certificato di vaccinazione a livello europeo per contribuire a ripristinare gli spostamenti transfrontalieri che sono stati quasi azzerati dal Covid, come ha riferito il quotidiano inglese The Guardian. Atene, dove il turismo costituisce un quinto del Pil, ha già creato un proprio certificato standardizzato per dimostrare che un individuo è stato vaccinato.

Da qui la lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con la quale il primo ministro Kyriakos Mitsotakis ha proposto di estendere lo schema a tutti e 27 i Paesi membri. "Anche se non renderemo la vaccinazione obbligatoria o un prerequisito per il viaggio, le persone che sono state vaccinate dovrebbero essere libere di viaggiare. È urgente arrivare a un'intesa comune su come un certificato di vaccinazione dovrebbe essere strutturato in modo da essere accettato in tutti gli Stati membri", si legge nella missiva.

Ma la Grecia non è l'unico Paese ad aver pensato al passaporto sanitario per i vaccinati. Anche ai cittadini britannici a cui è già stato somministrato verrà presto offerto il certificato, secondo quanto rivela il Telegraph, riferendo che l'iniziativa verrà lanciata nel Regno Unito in via sperimentale questo mese. Il passaporto, creato dalle aziende iProov e Mvine , specializzate rispettivamente in biometrica e in sicurezza informatica, verrà rilasciato sotto forma di un'app che potrà essere utilizzata come attestazione digitale dell'avvenuta vaccinazione. La sperimentazione, che verrà condotta sotto la supervisione della autorità sanitarie e locali, verrà completata entro marzo. Non sarebbero ancora state decise le città o le regioni nelle quali prenderà via il test. A regime, il passaporto sanitario aiuterà l'Nhs, il Servizio sanitario nazionale britannico, a mantenere aggiornato il database di coloro che hanno ricevuto la prima o la seconda dose dei vaccini.

Un'idea simile è stata lanciata anche in Danimarca, che starebbe sviluppando, secondo quanto riporta Reuters, un passaporto vaccinale digitale per le persone che hanno ricevuto il vaccino per consentire loro di viaggiare in paesi in cui tale documentazione sarà richiesta nei prossimi mesi della pandemia. "Si prevede che potrebbero esserci richieste da altri paesi per presentare la documentazione del vaccino all'ingresso", ha spiegato venerdì scorso il ministero della Salute in un comunicato. Il passaporto potrebbe essere rilasciato nei primi mesi di quest'anno sul sito web ufficiale del Ministero.

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