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Coronavirus, la Cina approva il suo primo vaccino: testato sui militari

Lo studio sul vaccino anticoronavirus era partito in Cina il 17 marzo scorso e ha bruciato tutte le tappe. I primi promettenti risultati dei test erano stati pubblicati a maggio su The Lancet e la Commissione militare centrale cinese infine aveva approvato l’uso del vaccino sui militari il 25 giugno.
A cura di Antonio Palma
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La Cina approva il suo primo vaccino contro il Coronavirus. Dopo la Russia, è toccato a Pechino oggi annunciare di aver dato il via libera al primo antidoto contro il virus SARS-CoV-2. Si tratta di un vaccino messo a punto da CanSino Biologics e dall'Istituto di biotecnologia dell'Accademia delle scienze mediche militari di Pechino e ribattezzato Ad5-nCoV. L'approvazione, che risale in realtà all’11 agosto scorso ma resa nota solo ora, "è un'ulteriore conferma dell'efficacia e della sicurezza del prodotto messo a punto da nostri laboratori”, ha dichiarato in una nota il gruppo CanSino Biologics che ha messo a punto il vaccino insieme agli esperti dell’Accademia medica militare cinese.

Il via libera delle autorità sanitarie e politiche cinesi è il primo passo per produrre un vaccino di massa nel Paese asiatico. Eventualità però per ora riservata solo all’ipotesi di un ritorno di grandi numeri della pandemia, come ha spiegato la China National Intellectual Property Administration citata dalla tv di stato Cctv. I test sul vaccino infatti proseguono. Il vaccino, che era uno dei pochi al mondo arrivato alla fase tre di sperimentazione cioè quella più avanzata con un largo campione di persone testate, continuerà il suo iter scientifico per confermare l’efficacia e la sicurezza.

L’ok delle autorità di Pechino è dunque un passaggio formale per l’eventuale attivazione della procedura per la produzione di massa in tempi rapidi del vaccino in caso di bisogno. Il via libera dopo i risultati confortanti dai primi test. Il vaccino cinese era entrato in fase tre già alla fine di giugno con una somministrazione su larga scala sui militari dell’esercito cinese. Lo studio, partito il 17 marzo scorso, ha bruciato tutte le tappe fino ai primi e promettenti risultati dei test, pubblicati a maggio su The Lancet, che parlavano di un prodotto sicuro e capace di attivare il sistema immunitario, almeno in modo parziale. La Commissione militare centrale cinese infine aveva approvato l'uso del vaccino sui militari il 25 giugno parlando di una sperimentazione della durata di un anno, ora la decisione di dare il via libera alla produzione in caso di necessità.

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