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Compra un rene per la figlia malata, senatore nigeriano condannato per “traffico di organi”

Ike Ekweremadu, ex vicepresidente del senato in Nigeria, è stato riconosciuto colpevole, insieme alla moglie e a un dottore, di aver fatto arrivare un ragazzo da Lagos a Londra per sottoporlo ad un trapianto con l’obiettivo di salvare la figlia 24enne.
A cura di Biagio Chiariello
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Il senatore nigeriano Ike Ekweremadu, 60 anni, è stato riconosciuto colpevole di traffico d'organi dinanzi alla corte londinese di Old Bailey: l'accusa nei suoi confronti è quella di aver cercato di comprare un rene da un connazionale, 21enne di Lagos, per farlo trapiantare in una clinica della capitale britannica a una sua figlia gravemente ammalata, Sonia, di 25 anni.

Il processo nei confronti di Ekweremadu, che in passato è stato vicepresidente del senato nel Paese africano, è il primo caso del genere ai sensi delle moderne leggi sulla schiavitù; è terminato con il riconoscimento anche della responsabilità penale di sua moglie Beatrice, 56 anni, e del dottor Obinna Obeta, 50enne medico anch'egli nigeriano che si sarebbe dovuto occupare dell'intervento a Londra.

La vittima, un commerciante ambulante di Lagos, è stata portata nel Regno Unito l'anno scorso per fornire un rene in un trapianto privato presso il Royal Free Hospital di Londra. Secondo le indagini, la famiglia Ekweremadu avrebbe versato 7.000 sterline (circa 8mila euro) al 21enne in cambio della promessa dell'organo, garantendogli anche aiuto per emigrare e farsi una nuova vita in Regno Unito.

Un consulente dell'ospedale, il dottor Peter Dupont, ha peraltro concluso che il donatore non era idoneo per il trapianto dopo aver appreso che il ragazzo non aveva ricevuto né consulenza né consigli sui rischi di un intervento chirurgico e non aveva fondi per le cure post-operatoria di cui avrebbe avuto bisogno.

L'indagine è stata avviata dopo che il giovane è scappato da Londra e ha dormito all'addiaccio per giorni prima di entrare in una stazione di polizia a Staines, nel Surrey, "piangendo e in preda all'angoscia". Riferendo le sue paure, ha detto alla polizia: "Il dottore ha detto che ero troppo giovane, ma l"uomo' ha detto che se non faccio [l'intervento] mi riporterà in Nigeria e lo farà lì". Il 21enne era stato reclutato tramite il fratello di Ekweremadu (che si era rivolto al dottor Obeta) in un mercatino di Lagos dove vendeva accessori per telefonini.

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