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Canada, chi è lo studente incriminato: “Fan di Trump, Le Pen e forze difesa israeliane”

Si chiama Alexandre Bissonnette ed è uno studente franco-canadese di 27 anni il presunto attentatore della moschea di Quebec City. Nell’attacco sono state uccise sei persone.
A cura di Susanna Picone
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È stato incriminato per omicidio e tentato omicidio l'unico sospettato per l'attacco alla moschea di Quebec City in cui sono state uccise sei persone. Si tratta dello studente universitario franco-canadese Alexandre Bissonnette, 27 anni. Il giovane è stato fermato nei minuti successivi alla sparatoria. Secondo i media canadesi, vive a Cap-Rouge ed è uno studente di Scienze politiche dell’Università di Laval, vicino alla moschea. Per tentare di capire chi è l'uomo sospettato della strage i media locali si sono rivolti a chi lo conosce, in particolare ai suoi compagni di studi. Qualcuno lo ha descritto come “un nerd” non popolare, che rispondeva agli insulti che riceveva ma non usava mai la violenza fisica. Ha un fratello gemello col quale trascorreva molto tempo. Altri lo hanno descritto come una persona con opinioni politiche molto a destra e grande ammiratore del nuovo presidente americano Donald Trump. E anche da un’analisi del suo profilo Facebook, cancellato dopo l’arresto, è emerso che ad Alex “piacevano” tra gli altri Trump e la francese Marine Le Pen. “Ad Alex piacevano Trump, Marine Le Pen e le forze di difesa israeliane su Facebook, rendendo improbabili i legami con la Jihad”, è quanto ha twittato anche Rita Katz, direttrice di Site Intelligence Group, società Usa che si occupa di pubblicare tutte le attività online delle organizzazioni jihadiste.

Cinque feriti in condizioni critiche – Il premier Justin Trudeau ha descritto, subito dopo la sparatoria, l'attentato come “un attacco terroristico contro i musulmani in un luogo di culto e rifugio”. Dopo la diffusione della notizia, il presidente americano Trump ha chiamato il premier canadese per esprimere le sue condoglianze e per offrirgli assistenza. Secondo quanto ha riferito la portavoce della polizia Étienne Doyon, le vittime – due algerini, un marocchino, un tunisino, due di altri Paesi africani – hanno età comprese tra 35 e 70 anni. Ci sono anche otto feriti e cinque di loro sono in condizioni critiche. Insieme al 27enne franco-canadese era stato fermato anche un altro uomo, che però sarebbe considerato solo come un testimone.

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