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Brexit, Parlamento britannico boccia l’accordo per l’uscita dall’Ue

L’accordo sul divorzio del Regno Unito dall’Ue raggiunto a novembre dalla premier Theresa May con Bruxelles è stato bocciato dalla Camera dei Comuni britannica con 432 voti contrari e solo 202 favorevoli. Una pesante sconfitta per il governo conservatore del Primo ministro che però ha assicurato di non volersi dimettere ma di voler proseguire sulla strada di un accordo.
A cura di Antonio Palma
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Con 432 voti contrari e solo 202 favorevoli il Parlamento britannico ha bocciato la faticosa intesa sulla Brexit raggiunta nei mesi scorsi dalla Premier Theresa May con Bruxelles.  Tutto da rifare dunque, tra Regno Unito e Unione europea non c'è ancora nessun accordo sull'uscita di Londra dopo il referendum popolare. Una conclusone attesa vista che la stessa Premier era andata al voto alla Camera dei Comuni britannica senza molte speranze di vede passare il suo accordo. Inutile anche l'ultimo accorato appello in aula durante il quale May aveva spiegato: "Stasera decideremo se andare avanti con l'accordo negoziato con i partner europei e porre le condizioni per un futuro migliore. È una responsabilità profonda per ciascuno di noi, è una decisione storica. Quale alternative abbiamo? O andare a un secondo referendum che poterebbe a ulteriori divisioni e direbbe al popolo che noi siamo stati eletti per servirlo e attuare la sua volontà ma non abbiamo voluto farlo, oppure possiamo uscire senza accordo ma non credo che questo sia quello che vuole il popolo. Il popolo ha deciso di uscire dalla Ue ma di mantenere rapporti commerciali con l'unione ma senza accordo non ci sono intese commerciali e l'incertezza danneggerà le nostre imprese".

La sconfitta per il governo è stata pensatissima visto che la ratifica è stata negata con uno scarto di ben 239 voti, ma Theresa May, che da poco ha superato lo scoglio della riconferma all'interno del suo partito, a caldo ha fatto già sapere di non volersi dimettere come invece hanno chiesto a gran voce le opposizioni. La Premier, dopo il voto, ha sottolineato che oltre al no non sono emerse altre proposte sul tavolo e che quindi proseguirà il lavoro per attuare la Brexit. Sul suo futuro tutto sarà riandato alla prossima settimana con il voto sulla sfiducia ala Premier presentata dal leader dei laburisti Jeremy Corbyn che ha parlato di "una sconfitta devastante per il governo". Corbyn ha accusato il premier d'essersi negata al dialogo con l'opposizione e di aver privilegiato gli interessi del partito conservatore su quelli del Paese, auspicando che la Camera dia il suo "verdetto sull'incompetenza di questo governo".

Immediata la reazione al voto anche dai vertici di Bruxelles. Tra i primi a intervenire il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk che ha scritto su twitter: "Se un accordo è impossibile, e nessuno vuole un no deal, allora chi avrà alla fine il coraggio di dire qual è l'unica soluzione positiva?". " Con rammarico prendo nota del risultato del voto ma da parte Ue il processo di ratifica dell'accordo di recesso prosegue"  ha dichiarato invece il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, aggiungendo: "Il rischio di un'uscita disordinata è aumentata con il voto di stasera. Per uesto la Commissione proseguirà il suo lavoro per assicurare che l'Ue sia pienamente preparata. Chiedo al Regno Unito di chiarire le sue intenzioni il prima possibile".

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