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Biden ha vinto anche in Arizona, il vantaggio su Trump sempre più netto e non c’è prova di brogli

Joe Biden ha vinto anche nello stato dell’Arizona incassando ulteriori 11 elettori in più in parlamento e allargando il divario col il presidente Usa uscente Donald Trump. Intanto diverse autorità elettorali americane statali e locali che hanno affermato congiuntamente di non aver trovato, “alcuna prova” di brogli durante le elezioni presidenziali come invece continua a ribadire Trump.
A cura di Antonio Palma
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Nessun ribaltamento della situazione come sperava Trump, il divario tra Joe Biden e il presidente uscente Usa si fa sempre più ampio e a una settimana dalle elezioni presidenziali americane non è emersa ancora nessuna prova dei presunti brogli ipotizzati dal Tycoon. Nelle scorse ore Biden infatti non solo ha vinto anche nello stato dell’Arizona, uno di quelli ritenuti in bilico e dove nessun candidato democratico aveva vinto da 25 anni, ma anche incassato il via libera di diverse autorità elettorali americane statali e locali che hanno affermato in un comunicato congiunto di non aver trovato, “alcuna prova" di schede perse o modificate o di sistemi di voto violati.

In Arizona il candidato presidenziale democratico è stato dichiarato vincitore da tutte le principali emittenti con un margine minimo, circa 11mila voti di scarto, che gli fanno però guadagnare ulteriori 11 elettori in più in parlamento. Dopo questa vittoria, Joe Biden può ora contare su 290 elettori sui 270 necessari per vincere le elezioni presidenziali statunitensi quando mancano da assegnare solo due stati, North Carolina e Georgia. Si ratta di un risultato anche simbolico visto che fin dalla vigilia del voto l’Arizona era stato considerato come lo stato più in bilico e dove la battaglia sarebbe stata voto su voto. Si tratta infatti dello stato che per lungo tempo è stato feudo del defunto senatore repubblicano John McCain, fiero avversario del presidente, la cui vedova si è schierata con Biden.

“Abbiamo una fiducia assoluta nella sicurezza e integrità delle nostre elezioni", hanno garantito intanto anche le autorità incaricate della sicurezza del voto, tra cui l'Agenzia della cyber sicurezza e della sicurezza delle infrastrutture (Cisa). Tutti ora chiedano a Trump di fare un passo indietro accettando la sconfitta anche perché, come ha ricordato Persino Karl Rove, consigliere informale di Donald Trump, i riconteggi cambiano i margini nell'ordine di centinaia di voti, ma non di decine di migliaia.

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