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Beve una bottiglia di Coca Cola per rinfrescarsi e muore: ma è mistero in Cina

La vittima è un ragazzo cinese di 22 anni. Secondo i medici di Pechino il rapido consumo della bibita ha portato a un fatale accumulo di gas all’interno del corpo che ha privato il fegato di ossigeno determinando la morte. Ma un esperto dell’University College di Londra ha messo in dubbio il rapporto medico.
A cura di Biagio Chiariello
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Un ragazzo di 22 anni è morto dopo aver bevuto una bottiglia di Coca-Cola da 1,5 litri tutta d'un fiato per rinfrescarsi dal caldo. La tragedia, dai risvolti comunque da chiarire, ha avuto luogo in Cina e darne notizia è il New York Post. Stando alle prime ricostruzioni, il giovane avrebbe iniziato a manifestare i primi disturbi sintomi,  che includevano gonfiore allo stomaco e un forte dolore addominale, ed è stato ricoverato d'urgenza in un ospedale di Pechino. Sebbene non avesse problemi di salute di base, i medici hanno scoperto che aveva una frequenza cardiaca elevata, la pressione sanguigna bassa e il respiro troppo rapido. Una TAC ha poi determinato livelli atipici sia nelle pareti intestinali che nella vena porta che fornisce sangue al fegato. "Questo gli avrebbe causato un'ischemia epatica, altrimenti nota come ‘shock del fegato', causata dalla mancanza di ossigeno all'organo", osserva il New York Post. Nonostante gli interventi dei medici per stabilizzare il fegato, gli esami del sangue hanno mostrato gravi danni al fegato. Le condizioni, ulteriormente aggravatesi, hanno portato alla morte 18 ore dopo l'arrivo in ospedale.

I dubbi dell'esperto

Il professor Nathan Davies, biochimico dell'University College di Londra, ha però messo in dubbio la notizia e dichiarato al MailOnline: "Le possibilità di morire per aver bevuto un litro e mezzo di una bevanda gassata sono incredibilmente improbabili. La colpa potrebbe essere invece un'infezione batterica, causa nota di un accumulo di gas all'interno, piuttosto che la bibita in questione". Per l'esperto sarebbero necessarie più informazioni di quelle fornite nel rapporto dei medici cinesi per trarre conclusioni definitive. Davies ha poi sostenuto che questi batteri possono formare sacche di gas, causando problemi simili a quelli sperimentati dall'uomo prima del decesso. "Di solito questo tipo di condizione è causato dal fatto che ci sono batteri che si sono fatti strada dal normale tratto gastrointestinale verso un luogo in cui non dovrebbero trovarsi, in questo caso, nel rivestimento dell'intestino tenue. Il gas prodotto nell'intestino può quindi penetrare in altre aree collegate del corpo, come la vena porta". Davies ha anche aggiunto che il gas nella vena porta non spiegherebbe la mancanza di ossigeno nel fegato. La sua conclusione è che aver consumato la bibita gassata in grande quantità non ha determinato la morte del 22enne.

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