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Bambino di 10 anni cade e muore mentre gioca a calcio, forse colpa delle scarpe troppo grandi

La tragedia è avvenuta lo scorso novembre a Birmingham, in Regno Unito. In questi giorni si sta tenendo il processo per la tragedia. Yasir Hussain, che giocava come portiere e sognava di diventare un calciatore professionista, si sarebbe fatto male mentre cercava di “salvare una palla, sbattendo la testa contro un muro”. Una ragazza che l’ha soccorsa si è accorta che le sue scarpe da ginnastica “erano sovradimensionate”.
A cura di Biagio Chiariello
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Un bambino inglese di 10 anni che è morto dopo essere caduto e aver sbattuto la testa mentre giocava a calcio nella sua scuola. Yasir Hussain indossava scarpe da ginnastica "sovradimensionate" che potrebbero essere state "il fattore determinante" della tragedia avvenuto lo scorso novembre, secondo un'inchiesta.

Il ragazzino, tifoso dell'Aston Villa Yasir Hussain, che sognava di diventare un calciatore professionista, ha subito un trauma cranico. Il personale della Leigh Primary School, Birmingham, ha chiamato subito il numero per le emergenze, ma sul posto non è arrivata un'ambulanza. Alla fine Yasir è stato portato a casa da sua madre quando sembrava che le sue condizioni stessero migliorando. Ma la situazione è precipitata nel giro di cinque giorni.

Yasir giocava nel ruolo di portiere, quando è andato a "salvare una palla e ha sbattuto la testa contro un muro". È stato preso in cura durante una pausa pranzo dal personale scolastico, dopo che una protuberanza è apparsa sul lato destro del capo. Una chiamata al 999 (numero per le emergenze in Regno Unito) è stata fatta dal vice preside Samara Azam e un'ambulanza è stata inizialmente inviata alla scuola. Ma dopo 90 minuti ​​i paramedici non era ancora arrivati e lo stesso membro del personale ha effettuato una seconda chiamata al 999 dopo che le sue condizioni erano "migliorate" quando Yasir ha iniziato a comunicare di più, è stato detto durante l'udienza del processo sulla tragica morte del bambino. Il gestore delle chiamate per il servizio di ambulanza del West Midlands si è scusato con l'insegnante poiché il servizio era "estremamente impegnato" quel giorno "a causa della pandemia".

Alla fine il consiglio scolastico ha dato istruzione alla madre del bimbo che, qualora fossero peggiorate le condizioni di Yasir, avrebbe dovuto richiamare il 999. Purtroppo è ciò che è accaduto: le sue condizioni sono precipitate a casa lo stesso giorno del 12 novembre dell'anno scorso ed è morto cinque giorni dopo al Birmingham Children's Hospital il 17 novembre.

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Zahira Mabine, che era nel parco giochi al momento dell'incidente, ha detto che le scarpe di Yasir "potrebbero essere uno dei fattori" che lo hanno portato a cadere. "Stavo pulendo le gambe di Yasir perché erano piuttosto infangate, ho notato che le sue scarpe da ginnastica erano troppo grandi per lui", ha detto all'inchiesta. La ragazza, tra le prime soccorritrici del ragazzino, ne ha parlato anche con la madre e la nonna del giovane calciatore: "Mi hanno risposto che quelle scarpe erano proprio come lui le voleva ed è per questo che gliele hanno prese", ha detto. Zahira ha poi descritto le condizioni di Yasir quel giorno: "Ho iniziato a esaminare la sua testa e in quel momento ho notato che appena sopra il lato destro del suo orecchio c'era una protuberanza di dimensioni considerevoli. Stava chiudendo l'occhio destro e gli veniva da portare indietro la testa e diceva ‘Voglio andare a dormire'". Le prove mediche saranno prese in considerazione durante l'inchiesta.

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