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Applicata la legge “occhio per occhio”, i talebani tornano uccidere in pubblico i condannati

L’esecuzione è avvenuta nella provincia occidentale di Farah, davanti a centinaia di spettatori e funzionari talebani, arrivati anche dalla capitale Kabul. Il leder talebano Akhundzada ha imposto l’obbligo di adottare la legge “occhio per occhio” ovunque in Afghanistan.
A cura di Antonio Palma
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I talebani tornano a uccidere in pubblico i condannati a morte. Per la prima volta da quando hanno ripreso il controllo dell'Afghanistan, nell'agosto dello scorso anno, infatti le autorità talebane hanno eseguito la prima condanna a morte in pubblico.

All’uomo, condannato a morte per omicidio e furto da un tribunale locale, è stata imposta l’esecuzione capitale in pubblico. Lo ha confermato il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, che nell’annuncio ha parlato di applicazione della legge del taglione “occhio per occhio”.

Il reato risale a cinque anni fa quando l’uomo, identificato come Tajmir della provincia di Herat,  era stato arrestato e accusato di aver ucciso un altro uomo e averlo derubato di una motocicletta e un telefonino.

"La Corte suprema ha dato istruzioni di attuare la sentenza in un raduno pubblico", ha dichiarato Mujahid che, oltre a quello di portavoce, ricopre anche il ruolo di viceministro della cultura e dell'informazione del nuovo Emirato Islamico dell’Afghanistan.

L’esecuzione è avvenuta nella provincia occidentale di Farah, davanti a centinaia di spettatori e funzionari talebani, arrivati anche dalla capitale Kabul, dopo l’approvazione di tre tribunali e dello steso leader supremo talebano, il Mullah Haibatullah Akhundzada.

Il ritorno delle esecuzioni capitali in pubblico è solo l’ultima delle nuove decisioni sempre più integraliste e violente assunte dai talebani e dal Mullah Haibatullah Akhundzada.

Appena pochi giorni fa il leader supremo afghano infatti aveva ordinato la piena attuazione della legge islamica che include appunto esecuzioni pubbliche, lapidazioni e fustigazioni e l'amputazione degli arti per i ladri.

Quando erano saliti al potere nell’estate dello scorso anno, i talebani avevano promesso una versione più morbida della loro dittatura religiosa che ha caratterizzato il loro primo periodo al potere, dal 1996 al 2001, ma gradualmente hanno represso i diritti e le libertà, arrivando a imporre la Sharia.

Il leder talebano nei giorni scorsi infatti ha lanciato un messaggio per imporre l’obbligo di adottare la legge islamica ovunque in Afghanistan, applicando la Qisas ovvero la legge "occhio per occhio".

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