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Entra nella tana col figlio 18enne e spara a mamma orsa e ai suoi cuccioli, 41enne in carcere

L’uomo ha sparato all’animale davanti al figlio e poi si è accanito sui i cuccioli senza motivo. I due però non si sono resi conto che vi era anche una telecamera installata fuori dalla tana come parte di uno studio del Dipartimento Forestale e che ha ripreso l’intera scena.
A cura di Antonio Palma
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Senza nessun motivo valido sono entrati nella tana di un'orsa e l'hanno uccisa a sangue freddo insieme ai suoi due cuccioli con i loro fucili. Per questo un padre di 41 anni  e il figlio 18enne che era con lui sono stati condannati a una pena detentiva da un tribunale statunitense per bracconaggio. Per loro sfortuna infatti l'orsa aveva un collare installato dai funzionari della fauna selvatica dell'Alaska quindi la morte dell'animale è stata subito segnalata e sul caso è stata immediatamente avviata una indagine che infine li ha incastrati grazie ad alcuni video delle telecamere che li hanno ripresi in zona. Per il 41enne, condannato a tre mesi di prigione, si sono così aperte le porte del carcere, per il figlio 18enne invece la condanna è stata di un mese ma con pena sospesa.

Secondo l'accusa, dopo aver ucciso mamma orsa, l'uomo si sarebbe accanito sui cuccioli indifesi sparando loro a bruciapelo davanti la figlio che assisteva alla scena. Quando si sono accorti del collare lo hanno strappato via e hanno macellato l'animale sul posto portandosi via i resti nel tentativo di farla franca. I due però non si sono resi conto che vi era anche una telecamera installata fuori dalla tana come parte di uno studio del Dipartimento Forestale degli Stati Uniti e del Dipartimento caccia  e pesca dell'Alaska e che li ha ripresi.

"Quello che abbiamo visto è che c'erano due cuccioli di orso completamente indifesi e fucilati a bruciapelo. Data la natura del gesto, riteniamo che il carcere in questi casi sia necessario per far sapere alla popolazione che l'Alaska non tollera il bracconaggio", ha detto il procuratore generale Aaron Peterson, sottolineando che la prigione è molto rara per i casi di uccisione di fauna selvatica. Oltre al carcere, all'uomo è stata imposta una multa di 9mila dollari, mentre camioncino, barca, rimorchio, armi e telefoni cellulari usati per la caccia gli sono stati sequestrati. La sua licenza infine è stata revocata per 10 anni. Al figlio invece licenza sospesa per due anni e obbligo di frequentare un corso di sicurezza per cacciatori.

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