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Tasse, bocciata proroga delle scadenze: chi e cosa si deve pagare lunedì 20 luglio

Confermate le scadenze per gli adempimenti fiscali di luglio nonostante gli appelli di commercialisti e associazioni imprenditoriali. Ma il rinvio a settembre avrebbe bloccato un flusso di tributi di circa 8,4 miliardi di euro. Proteste dall’opposizione. Sono ben 4,5 milioni le Partite Iva chiamate alla cassa.
A cura di Biagio Chiariello
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Sono ben le 246 scadenze fiscali che attendono alla cassa i contribuenti italiani entro la fine del mese. Un vero e proprio ingorgo fiscale che aveva spinto i commercialisti a chiedere al governo un nuovo rinvio al 30 settembre, dopo la proroga concessa a causa della pandemia dal 30 giugno al 20 luglio. Ma l’esecutivo non se la sente di rimandare ancora un incasso quantificabile in 8,4 miliardi di euro. Sono ben 4,5 milioni le Partite Iva chiamate in causa.

I pagamenti del 20 luglio

Lunedi 20 luglio l’appuntamento più consistente, con il pagamento del saldo 2019 e acconto 2020 delle imposte sui redditi. Pagamento anche per le partite Iva soggetti Isa ed il saldo 2019 dei versamenti Iva. Lo stesso vale per le e-fatture con il versamento dell’imposta di bollo per quelle emesse da aprile a giugno. Si versa inoltre il saldo 2019 della cedolare secca e il primo acconto 2020. Acconto 2020 e saldo 2019 anche per i soggetti Ires e per l’Irap. In realtà per quanto riguarda i saldi e acconti di Iva e imposte dirette (Ires e Irpef) si può pagare anche fino al 20 agosto, ma con una maggiorazione dello 0,40%.  Altri 65 versamenti devono arrivare entro il 30 luglio. Questa seconda lista include 20 imposte sostitutive, 12 addizionali. Ventiquattro ore dopo, il 31 luglio, altri 26 versamenti compreso il canone Rai per chi non può riceverlo con la bolletta elettrica. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è disponibile la lista completa.

Le proteste dell'opposizione in merito alla mancata proroga

Ieri sera il ministro degli Esteri Luigi Di Maio si era detto favorevole alla proroga dei pagamenti: “C’è un dibattito in corso, io sono tra quelli che pensa che si debba prorogare il termine, non possiamo pensare di far pagare le tasse nel momento in cui l’Italia sta uscendo da un periodo di pandemia, dobbiamo dare respiro ai nostri imprenditori”, aveva affermato. Ma il governo ha tirato dritto sollevando le proteste dell’opposizione: “Rinviare il pagamento delle tasse di luglio almeno al 30 settembre. Lo chiedono i 118.000 commercialisti, lo chiedono imprenditori e lavoratori, lo chiede la Lega, lo chiede il buonsenso. Governo, sveglia!!!”, aveva scritto mercoledì, Matteo Salvini su Facebook.

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