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Manovra, salta il prestito per Alitalia: emendamento inammissibile

Il decreto legge Alitalia non entrerà nella manovra 2020. L’emendamento presentato in commissione Bilancio al Senato, che avrebbe trasferito le norme che consentono l’erogazione del prestito ponte di 400 milioni, è stato dichiarato inammissibile per materia. Il dl approvato all’inizio di dicembre dal Cdm dovrebbe quindi seguire il normale iter di approvazione.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'emendamento dei relatori su Alitalia è stato dichiarato inammissibile per estraneità di materia: non entrerà nella manovra 2020 il prestito ponte da 400 milioni previsto nel decreto Alitalia. È il responso della Presidenza della commissione Bilancio del Senato. Il provvedimento sull'ex compagnia di bandiera, approvato all'inizio di dicembre dal Cdm, quindi, dovrà essere convertito in legge.

Scartata l'ipotesi di un suo ‘travaso' nella manovra all'esame del Senato, l‘Aula della Camera ha respinto le questioni pregiudiziali all'esame al dl Alitalia presentate da Lega e Fi. I due documenti sono stati respinti con 260 no e 134 sì (31 astenuti, tra questi il gruppo Fdi). Il provvedimento, che conferma l'erogazione di un prestito da 400 milioni (inizialmente previsto dal decreto legge fiscale), verrà discusso dalla commissione Trasporti di Montecitorio. Il testo proseguirà pertanto il proprio iter parlamentare a Montecitorio.

La Lega non intende votare "un decreto in bianco" su Alitalia, ha spiegato il deputato e responsabile nazionale Infrastrutture della Lega, Edoardo Rixi, durante la discussione delle pregiudiziali del dl su Alitalia alla Camera. "Non andremo a ratificare un decreto in bianco, di un solo articolo, che non indica un piano industriale, non stabilisce il perimetro delle attività che andrà a svolgere il commissario, che non dà nessuna risposta ai lavoratori né indicazioni sul futuro della compagnia di bandiera".

Si tratta, ha aggiunto, di "un decreto portato in aula nel corso della discussione di una Manovra finanziaria con la motivazione dell'urgenza: perché, se c'è l'urgenza, allora analogo provvedimento è stato per due volte stralciato dal Dl fiscale e nella commissione Bilancio al Senato? Il governo ha dimostrato di avere le idee molto confuse su una partita strategica per il Paese". Ha concluso Rixi: "Quel che è certo è che le tanto sbandierate cordate oggi si sono volatilizzate o probabilmente non c'erano come non c'è ancora oggi un piano industriale".

La crisi Alitalia è ancora un rompicapo senza soluzione: "Il mandato che stiamo dando al commissario straordinario è di costruire un piano industriale serio", ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli a ‘Zapping' su Radio Uno Rai. "Sul fronte costi si può lavorare molto – ha aggiunto – e si può creare un'azienda che ha una prospettiva perché il settore aereo è in crescita costante".

"È evidente che il mercato non ha mostrato interesse su Alitalia" ma "noi stiamo studiando un serio piano industriale su Alitalia da mettere in campo immediatamente per ridurre perdite un milione al giorno ma forse al momento abbastanza meno, e per renderla attrattiva sul mercato. Il nuovo commissario – ha detto a proposito del neo nominato Giuseppe Leogrande sa già cosa fare e ha il quadro molto chiaro. Comunque, non è che per forza ci deve essere lo Stato presente".

"Noi abbiamo lavorato in modo diligente e responsabile e se il consorzio non si è concretizzato non è stata colpa nostra", ha spiegato l'amministratore delegato di Fs Gianfranco Battisti. "Chiedete al ministro di competenza Patuanelli", ha risposto a chi gli chiedeva invece di una riapertura del dossier, mentre ha escluso che nell'ambito dell'ingresso in Francia di Fs ci sia un coinvolgimento eventuale di Air France.

Oggi alla manifestazione nazionale unitaria in piazza Santi Apostoli a Roma i sindacati sono stati chiari: "Noi non vogliamo lasciare per terra nessun lavoratore e nessuna lavoratrice. Da Alitalia all'Ilva vogliamo esuberi zero e piani industriali seri e importanti che diano prospettive", ha chiesto la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, parlando dei 160 tavoli di crisi aperti al Mise.

"Serve un piano industriale di sviluppo e un rilancio della compagnia che punti sul lungo raggio e sul cargo. Diciamo ‘no' a qualsiasi ipotesi di spezzatino di attività", ha ribadito il leader della CGIL Maurizio Landini.

Resta confermato per venerdì 13 lo sciopero nazionale di 24 ore nel trasporto aereo, che interesserà piloti, assistenti di volo e personale di terra di Alitalia e di tutte le compagnie aeree che operano in Italia, delle società di gestione aeroportuale, di handling e di catering. La compagnia ha già cancellato 315 voli, sia nazionali che internazionali programmati per quel giorno, compresi alcuni collegamenti nella serata del 12 dicembre e nella prima mattinata del 14 dicembre.

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