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Istat, aumenta reddito disponibile delle famiglie nel 4 trimestre 2021. Codacons: “Dati superati”

Secondo gli ultimi dati Istat relativi al quarto trimestre del 2021 il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,3% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,2%.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo l'Istat il reddito disponibile delle famiglie consumatrici nel quarto trimestre del 2021 è aumentato dell'1,3% rispetto al trimestre precedente, e i consumi sono cresciuti dell'1,2%. Di conseguenza, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici è stata pari all'11,3%, in lieve aumento rispetto al trimestre precedente (+0,2 punti percentuali).

A fronte dell’aumento del deflatore implicito dei consumi (+1,2%), si osserva una sostanziale stabilità del potere d’acquisto delle famiglie, cresciuto rispetto al trimestre precedente dello 0,1%. La quota di profitto delle società non finanziarie, pari al 41,6%, è diminuita di 0,5 punti percentuali rispetto al trimestre precedente. Il tasso di investimento delle società non finanziarie, pari al 23,1%, è aumentato di 0,7 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.

"Nel quarto trimestre dell'anno, l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul Pil si è sensibilmente ridotto in termini tendenziali per il consistente aumento delle entrate, che ha più che compensato l'aumento delle uscite – si legge nella nota di commento -. Il reddito disponibile delle famiglie è cresciuto sensibilmente in termini congiunturali, mentre la propensione al risparmio ha registrato un lieve incremento. Sostanzialmente stazionario è risultato il potere d'acquisto delle famiglie. La quota di profitto delle società non finanziarie si è lievemente ridotta rispetto al trimestre precedente, mentre il loro tasso di investimento ha registrato una crescita rispetto al trimestre precedente"

Questi sono dati "di un mondo che non c'è più, sia per lo scoppio della guerra sia per i rialzi stratosferici dei prezzi di luce e gas scattati dal primo gennaio di quest'anno e che stanno avendo effetti devastanti sia sui costi di produzione delle imprese sia sul potere d'acquisto delle famiglie", commenta l'Unione nazionale dei consumatori (Unc).

"Anche se i consumi delle famiglie sono saliti dell'1,2% rispetto al terzo trimestre 2021, afferma il presidente, Massimiliano Dona, – sono comunque dati insoddisfacenti perché ancora sotto i valori pre-crisi del 2019. In particolare, rispetto al quarto trimestre del 2019 sono ancora inferiori dello 0,6%, 1 miliardo e 626 milioni".

Anche per il Codacons si tratta di dati obsoleti e già superati, che dovranno scontrarsi con un quadro economico oggi profondamente modificato rispetto allo scorso anno. "I fortissimi aumenti delle bollette di luce e gas scattati a gennaio, il caro-benzina che prosegue da mesi e i rincari dei prezzi al dettaglio schizzati alle stelle nel corso del 2022, intaccheranno fortemente il potere d’acquisto dei cittadini con effetti diretti sulla spesa – afferma il presidente Carlo Rienzi – La buona performance dei consumi e la crescita del reddito dovranno quindi fare i conti con rincari di prezzi e tariffe, generalizzati e in tutti i settori, che da un lato stanno oggi riducendo la capacità di acquisto delle famiglie, dall’altro avranno effetti negativi sulla spesa rallentando nel 2022 la ripresa economica del paese".

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