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Bonus prima casa, sospensione dei termini prorogata fino al 31 dicembre 2021

Prorogata di un anno la sospensione dei termini per gli adempimenti connessi al bonus sulla prima casa: si tratta di uno degli emendamenti al Milleproroghe ora alla Camera. I contribuenti avranno ora tempo fino al 31 dicembre 2021 per procedere con gli adempimenti connessi all’incentivo sull’acquisto della prima casa. Vediamo di che si tratta.
A cura di Annalisa Girardi
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Tra gli emendamenti al decreto Milleproroghe, ora alla Camera, è stata anche prorogata di un anno la sospensione dei termini per gli adempimenti connessi al bonus sulla prima casa. Si tratta di un'agevolazione che consiste in una riduzione delle imposte di registro, ipotecaria, catastale e dell’IVA: ora i contribuenti avranno tempo fino al 31 dicembre 2021 per procedere con gli adempimenti connessi all'incentivo sull'acquisto della prima casa. Adempimenti che sono necessari per conservare i benefici del bonus. Ricapitolando, l'emendamento al Milleproroghe posticipa la scadenza, ma la norma che regola i termini è quella del decreto Liquidità, messo in campo dal governo Conte bis durante l'emergenza coronavirus.

Che cosa prevede il bonus? Come abbiamo detto, con il bonus prima casa 2021 è possibile usufruire di una serie di incentivi ed agevolazioni fiscali legate all'acquisto di un immobile che funzioni come prima casa. Sull'imposta di registro l'agevolazione prevede che si scenda dal 9% al 2%, sempre in proporzione al valore catastale dell'immobile. Invece, per quanto riguarda l'imposta catastale e l'imposta ipotecaria, è previsto un importo fisso di 50 euro. Questo per quanto riguarda l'acquisto da un privato. Rispetto invece a chi compra da un'impresa, che è quindi tenuta ad applicare l'Iva, l'imposta dovuta è del 4% e non del 10%. Imposta di registro, ipotecaria e catastale sono invece pari a 200 euro ciascuna.

Chi ne ha diritto? Per avere accesso al bonus sono necessari una serie di requisiti. Per prima cosa non bisogna essere proprietari di un'altra casa nello stesso Comune dove si intende comprare l'immobile sul quale si chiedono le agevolazioni. Né si può essere titolari di diritto di uso, usufrutto o abitazione di altro immobile nel Comune. Entro 18 mesi bisogna stabilire la residenza nel Comune dove si intende acquistare l'immobile usufruendo dell'incentivo (oppure basterà dimostrare di avere la sede di lavoro nel Comune di acquisto). E infine, non si deve essere titolari di altre abitazioni (in tutta Italia) acquistate con le agevolazioni, o nel caso venderle entro un anno. Ma attenzione: questi ultimi due termini, tuttavia, sono esattamente quelli che sono stati sospesi dall'emendamento.

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