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Covid 19

Bankitalia: “Covid ha ridotto reddito di metà degli italiani, un terzo ha riserve solo per 3 mesi”

Un’indagine straordinaria della Banca d’Italia mette in evidenzia le preoccupazioni delle famiglie italiane e i dati sui loro redditi: più della metà della popolazione dichiara di aver subito una contrazione del reddito familiare, mentre un terzo degli intervistati sostiene di avere risorse da destinare ai consumi essenziali solamente per tre mesi.
A cura di Stefano Rizzuti
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La crisi sanitaria ed economica causata dal Covid-19 ha messo in ginocchio le famiglie italiane. A confermarlo sono i dati emersi da un’indagine straordinaria della Banca d’Italia. Più di un terzo degli intervistati dichiara di “disporre di risorse finanziarie liquide sufficienti per meno di tre mesi a coprire le spese per consumi essenziali della famiglia in assenza di altre entrate”. Un periodo ritenuto “compatibile con la durata del lockdown legato all’emergenza Covid-19”. Una quota che può superare il 50% “per i disoccupati e per i lavoratori dipendenti con contratto a termine”. Inoltre, “poco meno di un quinto dei lavoratori indipendenti e dei lavoratori dipendenti con contratto a termine si trova in questa condizione e contemporaneamente ha subito una riduzione di oltre il 50% del reddito familiare nei primi due mesi dell’emergenza sanitaria”.

Calo del reddito per più di metà degli italiani

Più della metà della popolazione italiana, secondo l’indagine di Bankitalia, “dichiara di aver subito una contrazione nel reddito familiare, in seguito alle misure adottate per il contenimento dell’epidemia. L’impatto è stato particolarmente severo per i lavoratori indipendenti”. Quasi il 40% delle persone indebitate, inoltre, dichiara di avere difficoltà nel sostenere le rate del mutuo a causa dell’emergenza sanitaria ed economica. Una quota ancora più elevata al Centro e al Sud. “Solo un terzo di chi è in difficoltà – emerge ancora dai dati – con il pagamento delle rate del mutuo ha fatto ricorso o intende far ricorso alla moratoria mutui. Fra coloro che hanno un finanziamento per credito al consumo la percentuale di individui in difficoltà con il pagamento della rata è del 34%”.

Bankitalia, le previsioni delle famiglie italiane per il futuro

Anche le previsioni per il futuro delle famiglie italiane non sono molto ottimiste. Più della metà del campione ritiene che quando sarà finita l’epidemia le sue spese per viaggi, vacanze, ristoranti, cinema e teatri saranno inferiori a quelle pre-crisi. Il 30%, inoltre, afferma di non potersi permettere una vacanza. Ancora, circa metà della popolazione si aspetta una riduzione del reddito nei prossimi 12 mesi, anche se in misura minore rispetto agli ultimi due mesi. Solo il 7%, comunque, ritiene che tra un anno il reddito della sua famiglia possa subire un calo superiore al 50% rispetto al periodo pre-Covid. Anche chi ha risentito maggiormente della crisi in questi mesi pensa che tra un anno il calo verrà ridimensionato e il 15% di loro si attende di avere un reddito simile a quello pre-emergenza.

Altro rischio è quello legato all’aumento delle persone sulla soglia di povertà: “Utilizzando come riferimento omogeneo una soglia di povertà relativa stimata sulla base dell'Indagine sui Bilanci delle Famiglie italiane (IBF) del 2016, la quota di popolazione che non ha sufficienti risorse finanziarie liquide per poter restare alla soglia di povertà per 3 mesi in assenza di altre entrate raggiunge il 55%”.

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