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Aumentano le spese per i consumatori: l’autunno nero delle famiglie dopo l’emergenza Covid

Uno studio di Federconsumatori pronostica un autunno nero per i cittadini, i quali dovranno fare i conti non solo con le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus, ma anche con una serie di spese che graveranno parecchio sulle loro tasche. Tra i pagamenti rinviati a causa del lockdown e le classiche spese di settembre, i cittadini andranno incontro a un esborso medio di 2.493,35 euro.
A cura di Annalisa Girardi
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Con l'autunno arriveranno anche delle importanti spese per gli italiani. Al rientro dalle ferie, infatti, le famiglie dovranno affrontare esborsi per oltre duemila euro. Ad affermarlo è uno studio di Federconsumatori, anticipato all'Adnkronos, che pronostica un autunno nero per i cittadini. I quali dovranno fare i conti non solo con le conseguenze economiche del coronavirus, ma anche con una serie di spese che graveranno parecchio sulle loro tasche. Ci sono diverse voci che l'associazione dei consumatori ha elaborato e che, da qui ad alcuni mesi, metteranno alla prova i bilanci familiari degli italiani. Tra i pagamenti rinviati a causa dell'emergenza coronavirus e le spese ordinarie dell'autunno, i cittadini andranno incontro a una spesa media di 2.493,35 euro.

Ma di che pagamenti si tratta? Partiamo proprio da quelli che sono stati posticipati con la pandemia: come ad esempio la Tari, la tassa sui rifiuti, che è stata rimandata dallo scorso maggio a settembre. Ci sono poi le bollette: se è vero che queste si pagano nell'arco dell'intero anno, lo studio di Federconsumatori sottolinea anche come queste abbiano registrato un aumento complessivo del 3,5% rispetto allo scorso anno. Una percentuale che si aggiunge a tutte le altre spese.

Con settembre e l'inizio del nuovo anno scolastico, inoltre, arrivano anche tutte le classiche spese per il rientro a scuola. Quindi il tradizionale acquisto di libri, zaini, quaderni e astucci. A cui si sommano le spese per il trasporto, che per forza di cose aumenteranno quando saranno di più le persone a muoversi all'interno delle famiglie. A novembre invece si dovrà fare i conti con i primi freddi: anche in questo caso la spesa per il riscaldamento potrebbe aumentare a causa dell'emergenza coronavirus. Infatti, visto che molti lavoratori continueranno a lavorare da casa in smart working, i consumi e di conseguenza le utenze domestiche sono destinati ad aumentare. In conclusione, Federconsumatori sottolinea come a tutte queste voci di spesa si vadano a sommare anche tutti i pagamenti per visite mediche o controlli che sono stati rimandati a causa del lockdown prima e della pausa estiva poi. Ed ecco che si arriva a 2.493,35 euro.

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