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Assegno unico per i figli, in sei mesi hanno fatto domanda sei milioni di famiglie (l’86% del totale)

Da quando è stato dato il via alle domande sono arrivate circa sei milioni di richieste per l’Assegno unico familiare, su una platea di circa sette milioni di famiglie.
A cura di Giacomo Andreoli
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Sei milioni di domande in sei mesi. È questo il risultato raggiunto dall'Assegno unico, che dallo scorso marzo garantisce un'unica misura di welfare universale familiare al posto della giungla di bonus che esistevano fino allo scorso anno. Per ogni figlio si riceve un contributo fino a 175 euro al mese, in base all'Isee. Ad annunciarlo è stata la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Facendo domanda entro il 30 giugno si ha avuto diritto a tutti gli arretrati a partire da marzo, mentre d'ora in poi si riceverà solo il contributo mensile dal mese successivo a quello della richiesta. Il pagamento dell'Assegno unico avviene ogni metà del mese, quindi anche a luglio partirà dal 15.

La ministra ha parlato di una "risposta altissima". Sono infatti sette milioni i nuclei familiari interessati dall'Assegno unico universale e con le sei milioni di domande arrivate si è coperto l'85,7% della platea. "Di questi sei milioni – ha spiegato Bonetti- quasi la metà (poco meno di tre milioni) riceve la cifra massima e il 60% (oltre 3,5 milioni) prende un importo base non inferiore a 150 euro a figlio, poi ci sono le maggiorazioni".

Assegno unico, come fare domanda e cosa cambia da luglio

Per fare domanda e ricevere dal mese successivo l'Assegno unico uno dei due genitori deve andare sul sito dell'Inps e inoltrarla. Non sono necessari documenti o certificazioni, ma servono lo Spid, la Carta di identità elettronica (Cie) o la Carta dei servizi (Cns). Altrimenti si può inoltrare la richiesta con il servizio del contact center dell'Istituto (al numero 803164 da fisso o 06164164 da cellulare), oppure facendosi aiutare da un patronato.

Il contributo mensile per figlio viene erogato direttamente dall'Inps sull'indirizzo Iban indicato in sede di richiesta. L'Iban deve far riferimento a un servizio di pagamento operante in uno dei Paesi dell'area Sepa (carta di credito/debito, libretto di risparmio o conto corrente bancario/postale). Chi poi beneficia del Reddito di cittadinanza non deve inoltrare una domanda all'Istituto di previdenza, che si occuperà di versare direttamente la quota prevista per l’assegno nella card del sussidio.

Chi ha fatto la procedura sul sito dell'Inps entro il 30 giugno ha potuto ricevere tutti gli arretrati a partire da marzo, mentre chi lo ha fatto dallo scorso 1° luglio o lo farà d'ora in poi, riceverà l'assegno dal mese successivo senza arretrati.

Pagamento assegno unico, la tabella degli importi in base all'Isee

Come detto l'importo dell'Assegno unico varia in base all'Isee. Con un indicatore fino a 15mila euro l'assegno vale 175 euro ogni mese per ciascun minore e 85 euro per ogni ragazzo tra i 18 e i 21 anni (ma solo se rispetta una di queste condizioni: studia, è come disoccupato, fa servizio civile o guadagna meno di 8mila euro all'anno). Nella stessa fascia di reddito c'è una maggiorazione di altri 85 euro dal terzo figlio in poi.

Più sale l'Isee, più si abbassa l'importo dell'Assegno: tra i 15mila e i 20mila euro per ogni minore la cifra mensile è di 150 euro, per i maggiorenni sotto i 21 anni 73 euro, con maggiorazione di 71 dal terzo figlio. Quando l'indicatore è invece tra i 20mila e i 30mila euro le tre cifre sono: 100, 49 e 43 euro. E infine per chiunque sia sopra i 40mila o non presenti l'Isee: 50, 25 e 15 euro. Si aggiungono poi: altri 100 euro per i nuclei familiari che hanno più di 4 figli, 30 euro al mese in più se entrambi i genitori lavorano e guadagnano meno di 15mila euro; un'altra maggiorazione da 105 euro nel caso di figli minorenni disabili e non autosufficienti. In ogni caso sul sito dell'Assegno unico gestito dall'Inps è presente un simulatore per il calcolo dell’importo preciso dell’assegno per ogni famiglia.

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