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Dino Giarrusso si difende: “Non ho commesso reati, ma mi descrivono come un boss mafioso”

Dino Giarrusso, nominato collaboratore del sottosegretario all’Istruzione Lorenzo Fioramonti, si difende dagli attacchi ricevuti anche da Matteo Renzi: “Non ho commesso reati, sto subendo vergognosi attacchi strumentali di una violenza brutale, chi non parla bene italiano penserà che sono un boss mafioso”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Dopo le accuse ricevute da più parti, a partire da quelle di alcuni esponenti di Forza Italia come Maurizio Gasparri e del Pd come Matteo Renzi, l’ex Iena Dino Giarrusso si difende con un post – correlato da un video – su Facebook. Gli attacchi sono arrivati dopo la notizia della nomina di Giarrusso come collaboratore del sottosegretario all’Istruzione, Lorenzo Fioramonti. Come annunciato ieri da Fioramonti, Giarrusso si occuperà anche di vigilare sul corretto e regolare andamento dei concorsi universitari. “Non ho commesso reati – scrive Giarrusso – non ho cognati che rubano milioni destinati ai bambini per farsi ville di lusso, non ho regalato le autostrade a ricchi privati, non ho genitori indagati per fatture false, non ho fatto crollare ponti, non sono sprovvisto di laurea come il precedente ministro, non ho campato di politica come la buona parte dei ridicoli personaggi che mi criticano, eppure sui giornali e sui sociali si parla di me più che di un boss mafioso, con un linciaggio senza precedenti”.

L’ex giornalista de Le Iene allora si chiede: “Secondo voi come mai? Del resto essere attaccato dalle forze della conservazione, e addirittura da Gasparri e Renzi in persona, significa attaccarsi due medaglie di platino al petto”. Il video pubblicato serve quindi per spiegare “quello che sarà il mio ruolo con Lorenzo Fioramonti e aggiungo due parole sulla violenza brutale che sto subendo, in questo mondo alla rovescia dove si ha paura della trasparenza e si applaude chi ha fatto strame del patrimonio culturale, artistico e civile di questo paese”.

Giarrusso replica alle accuse definendole “vergognosi attacchi strumentali”. Tanto da dire che una persona che “non parla bene italiano avrebbe pensato che sono un boss mafioso, un pericoloso criminale”. Giarrusso spiega allora di essere stato nominato come segretario particolare di Fioramonti, un “ruolo politico, non tecnico, una nomina di fiducia fatta dalla persona che ricopre quella carica”. “Chi non sa di cosa parla e ci accusa lo fa in maniera strumentale ed è proprio lui un incompetente – aggiunge –. Come mai solo su di me si è scatenata questa canea? Si ricorre alla delegittimazione personale per attaccare me e il governo del cambiamento”.

Giarrusso torna poi a precisare quale sarà il suo ruolo: “Avrò il compito di raccogliere segnalazioni su abusi e soprusi nel sistema universitario. Esistono già organi preposti all’interno del ministero e ci sono anche le forze dell’ordine e la magistratura. Ma nelle università esiste anche un sistema distorto”. E proprio di questo si occuperà l’ex Iena che afferma di aver già ricevuto, da ieri pomeriggio, una “trentina di segnalazioni”. Infine, Giarrusso si difende anche dal punto di vista economico: “Dicono che ho avuto il paracadute (dopo essere stato sconfitto nel suo collegio alle elezioni, ndr), non è vero: io avevo un lavoro, guadagnavo più di quanto guadagnerò al ministero, avevo più visibilità. Ma credo nel progetto del M5s. Chi dice che questo è il trionfo dell’incompetenza non sa di cosa sta parlando, non ha capito quale sarà il mio ruolo e non sa quanto bisogno di meritocrazia ci sia anche nell’ambito universitario”.

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