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Recovery fund, le proposte degli editori al Governo: “Garantire equo accesso al sapere”

Le proposte di AIE, tramite il presidente Ricardo Franco Levi, per garantire un accesso equo al sapere, sostenere la domanda di libri e rendere la filiera editoriale più efficiente tramite la messa a punto di una legge di sistema sull’industria libraria e il Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza.
A cura di Redazione Cultura
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Garantire un accesso equo al sapere stanziando nuovi fondi per il diritto allo studio, sostenere la domanda di libri per far crescere la lettura in Italia, incentivare quei processi di innovazione che possano rendere la filiera editoriale più efficiente, inclusiva, sostenibile e internazionalizzata. Sono alcune delle proposte che l'Associazione Italiana Editori (AIE), tramite il suo presidente Ricardo Franco Levi, ha inviato alle istituzioni che ci governano, per la messa a punto di una Legge di sistema sull’industria libraria e il Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza (PNRR). “La nostra proposta – ha spiegato il presidente di AIE, Ricardo Franco Levi – vuole essere un contributo responsabile a un progetto complessivo di crescita del Paese, una crescita che non può che passare dalla cultura e dalla formazione, veri asset strategici per uno sviluppo sostenibile e duraturo che allinei il nostro Paese al resto dell’Europa riducendo al contempo le disparità territoriali”.

L'AIE al governo: 18app e 100 euro a famiglia per i libri

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Più fondi per il diritto allo studio, dunque, incentivi alla domanda di libri per far crescere la lettura, sostegno alla filiera del libro per renderla più innovativa, inclusiva, verde e internazionale. Come? Gli editori chiedono innanzitutto che sia confermata e stabilizzata la 18App con una dotazione di 500 euro per beneficiario ogni anno. Accanto a questo, viene proposto che lo stanziamento di 16 milioni annui per la Carta Cultura, un bonus di 100 euro per acquisti di libri sia anch’esso stabilizzato e che i beneficiari siano le famiglie con figli in procinto di iniziare il percorso scolastico, momento cruciale per creare lettori. Anche il fondo per gli acquisti delle biblioteche nelle librerie di prossimità attivato nel 2020 dovrebbe essere confermato con una dotazione di 30 milioni di euro l’anno.

Inoltre AIE chiede un "aumento del Fondo per il diritto allo studio per coprire gli acquisti di testi per tutte le famiglie in difficoltà economica e la semplificazione delle procedure per far sì che i fondi siano realmente disponibili prima di settembre anche grazie a una efficace informazione alle famiglie e strumenti di pagamento semplici da utilizzare". Proposta la creazione di una carta elettronica per l’acquisto di testi universitari da distribuire agli studenti già beneficiari di borse di studio, che oggi non coprono queste spese.

AIE: "Digitalizzazione, verde e internazionalizzazione"

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Altro capitolo, il sostegno alle imprese in campo editoriali “in coerenza con le politiche nazionali ed europee dettagliate nel Recovery Fund", che sia in linea con una modalità editoriale "innovativa, verde, inclusiva e internazionale”. Digitalizzazione dei cataloghi editoriali, produzione di contenuti, strumenti e piattaforme per la didattica digitale di scuole e università, mentre sul versante della sostenibilità, AIE chiede un credito di imposta per l’uso di carta proveniente da foreste eco-sostenibili come strumento di sostegno alle imprese nella transizione verde. Su quello dell’accessibilità un sostegno alle produzioni digitali degli editori al fine di incrementare la disponibilità e-book e altre risorse accessibili ai disabili, "partire da non vedenti e ipovedenti" conclude Ricardo Franco Levi.

Sul versante dell’internazionalizzazione, infine, gli editori chiedono di incrementare i fondi per le traduzioni di libri italiani all’estero, rendendo altresì più efficaci le procedure per l’accesso agli stessi; creare un Fondo per le traduzioni in italiano che, incentivando gli interscambi con l’estero, consenta di rafforzare la presenza internazionale dell’editoria italiana.

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