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Premio Strega 2020: chi saranno i 12 finalisti della prossima edizione

La prestigiosa competizione letteraria entra nel vivo. Dalle 54 proposte arrivate alla Fondazione Bellonci, il Comitato Direttivo del Premio Strega 2020 stabilirà entro il 15 marzo i nomi dei 12 che concorreranno per entrare nella prestigiosa cinquina finalista. Tra certezze e qualche dubbio, ecco i nomi dei probabili finalisti.
A cura di Redazione Cultura
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Bisognerà aspettare il 15 marzo per conoscere i 12 finalisti del Premio Strega 2020. Intanto ieri, 3 marzo, si è conclusa la fase uno, quella in cui gli Amici hanno la possibilità di candidare un'opera di loro gradimento. Procedura che, da quando il regolamento del prestigioso premio letterario italiano è cambiato, due anni fa, ha difatti mandato in soffitta il potere dei gruppi editoriali – soprattutto i più grandi – nel decidere a tavolino chi far entrare o meno nella cinquina più ambita dagli scrittori italiani, offrendo più possibilità di interdizione agli Amici (alla comunità letteraria, almeno) e agli scrittori che dovessero incontrare il favore di uno di essi.

Tutti motivi per cui è facile, scorrendo la lista dei 54 candidati che si cimenteranno nel superare le forche caudine del Comitato direttivo del Premio, incappare in più di un titolo dello stesso editore, segnale non proprio confortante (almeno per quell'editore), perché vuol dire che anche quest'anno – come l'anno scorso, dove il conflitto in casa Einaudi portò alla sconfitta del gruppo Mondadori e all'affermazione di Antonio Scurati con M Il figlio del secolo, edito da Bompiani – sarà possibile per i "ribelli" e le fronde interne risultare decisivi nella corsa allo Strega.

Ovviamente gli occhi di tutti adesso sono puntati sui dodici finalisti. Considerato il peso specifico di alcuni autori presenti nella lista appare improbabile che alcuni "big" restino fuori a questa prima tornata, il che come ogni anno inevitabilmente scontenterà qualcuno. Nella cornice di Libri Come a Roma, il prossimo 15 marzo, saranno annunciati i finalisti. Vediamo, secondo i rumors che circolano nell'ambiente in queste ore, chi può ritenersi quasi sicuro di un posto tra i dodici, chi ha buone probabilità e chi, invece, sono quelli in dubbio. Ultima urna da cui, in ogni caso, salterà fuori di sicuro qualche sorpresa.

Premio Strega 2020: chi è sicuro di un posto in finale

Gianrico Carofiglio con "La misura del tempo" (Einaudi), proposto da Sabino Cassese, dovrebbe essere il cavallo su cui il gruppo Mondadori punterà compatto per la vittoria finale. Motivo per cui un posto tra i dodici (e poi in cinquina) appare scontato. Subito dietro di lui, gli altri due Big, Gian Arturo Ferrari con "Ragazzo italiano" (Feltrinelli), proposto da Margaret Mazzantini, e colonna del sistema editoriale italiano per decenni, e Sandro Veronesi con "Il colibrì" (La nave di Teseo), proposto dall'Accademia degli Scrausi. Sembrano molto alte anche le chance di essere tra i dodici, Jonathan Bazzi, con "Febbre" (Fandango libri), proposto da Teresa Ciabatti, e Alessio Forgione con "Giovanissimi" (nn editore), proposto da Lisa Ginzburg. Questi ultimi due in quota piccoli e medi editori, con Bazzi in grado – sempre secondo quanto raccolto da Fanpage.it – di entrare in cinquina. Tra i dodici, ottime le possibilità anche per Gipi, autore di "Momenti straordinari con applausi finti" (Coconino press), proposto da Francesco Piccolo. Finora molte certezze al maschile, dunque.

Premio Strega 2020: chi ha buone possibilità di stare nei dodici

Ma tra i papabili per un posto tra i dodici, ovviamente, non mancano (per fortuna) i libri scritti da donne. Da Silvia Ballestra, con "La nuova stagione" (Bompiani), proposto da Loredana Lipperini, a Ilaria Bernardini, autrice de "Il ritratto" (Mondadori), proposto da Paolo Sorrentino. Passando per i due libri Einaudi (stesso editore, stessa collana) di Valeria Parrella, "Almarina" (Einaudi), proposto da Nicola Lagioia, e Chiara Valerio, con "Il cuore non si vede" (Einaudi), proposto da Jhumpa Lahiri.

Anche Viola di Grado con "Fuoco al cielo" (La nave di Teseo), presentato da Maria Rosa Cutrufelli, ha nutrite speranze di entrare tra i dodici. Tra gli uomini, in questa seconda fascia di papabili, ottime chance ci sono per Daniele Mencarelli e il suo "Tutto chiede salvezza" (Mondadori), proposto da Maria Pia Ammirati, mentre più d'uno spera per Remo Rapino con "Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio" (Minimum Fax), proposto da Maria Ida Gaeta. Anche se la quota di due per i piccoli editori rischia di tagliar fuori quest'ultimo. Si vedrà. Anche il best seller di Laura Imai Messina, "Quel che affidiamo al vento" (Piemme), proposto da Lia Levi, può legittimamente aspirare ad essere tra i dodici. Come Francesco Longo e il suo "Molto mossi gli altri mari" (Bollati Boringhieri), proposto da Marco Cassini.

Premio Strega 2020: tra certezze ed esclusioni

Inutile sottolineare che, quanto appreso da Fanpage.it, non può essere considerato esaustivo relativamente alla lista dei dodici finalisti, numero sufficientemente ampio per favorire qualche sorpresa dell'ultima ora, compresa la possibilità da parte del Comitato direttivo di integrare la lista dei 54 con altri titoli al momento non candidati (facoltà attribuitagli dal Regolamento del premio). Tra i dodici, quindi, di sicuro ci sarà qualcuno dei non menzionati finora e che fa parte di questa lista:

Marta Barone, "Città sommersa" (Bompiani), proposto da Enrico Deaglio

Errico Buonanno, "Teresa sulla luna" (Solferino), proposto da Chiara Gamberale;

Gianluigi Bruni, "Luce del nord" (Rubbettino), proposto da Antonio Pascale;

Cynthia Collu, "L'amore altrove" (Dea Planeta libri), proposto da Ferruccio Parazzoli;

Pasquale Critone, "Il tesoro sacrilego" (Armando editore), proposto da Antonio Augenti;

Luciano Curreri, "Volevo scrivere un'altra cosa" (Passigli), proposto da Alessandro Barbero;

Lidia del Gaudio, "Il delitto di via crispi n. 21" (Fanucci), proposto da Marcello Ciccaglioni;

Francesco Falconi, "Gli anni incompiuti" (La corte editore), proposto da Alessandro Perissinotto;

Angelo Ferracuti, "La metà del cielo" (Mondadori), proposto da Paolo di Stefano;

Valerio Gaglione e Fabio Izzo, "Uccidendo il secondo cane" (Oblomov edizioni), proposto da Piero Mastroberardino;

Giorgio Ghiotti, "Gli occhi vuoti dei santi" (Hacca), proposto da Biancamaria Frabotta;

Antonio Gnoli e Francesco Merlo, "Grand hotel Scalfari" (Marsilio), proposto da Pietrangelo Buttafuoco;

Claudio Lagomarsini, "Ai sopravvissuti spareremo ancora" (Fazi), proposto da Laura Minervini;

Leonardo G. Luccone, "La casa mangia le parole" (Ponte alle Grazie), proposto da Silvio Perrella;

Pierluigi Luisi, "Il posto dei fichi d'India" (Aracne), proposto da Paolo Ferruzzi;

Giuseppe Lupo, "Breve storia del mio silenzio" (Marsilio), proposto da Salvatore Silvano Nigro;

Giuseppe Manfridi, "Anya. La segretaria di Dostoevskij" (La lepre edizioni), proposto da Claudio Strinati;

Francesco Marino, "Lo chef consiglia amore" (Cairo), proposto da Lina Wertmüller;

Sebastiano Mondadori, "Il contrario di padre" (Manni), proposto da Giovanni Pacchiano;

Raffaele Mozzillo, "Calce. O delle cose nascoste" (Effequ), proposto da Filippo La Porta;

Margherita Nani, "L'ospite – le anatomie di Josef Mengele" (Francesco Brioschi editore), proposto da Ilaria Catastini;

Gesuino Nèmus, "L'eresia del cannonau" (elliot), proposto da Arnaldo Colasanti;

Rosario Palazzolo, "La vita schifa" (Arkadia), proposto da Giulia Ciarapica;

Alfredo Palomba, "Teorie della comprensione profonda delle cose" (Wojtek), proposto da Antonella Cilento;

Francesca Pansa, "Nessuna notte è infinita" (Rizzoli), proposto da Aurelio Picca;

Renzo Paris, "Miss Rosselli" (Neri Pozza), proposto da Nadia Terranova;

Lorenza Pieri, "Il giardino dei mostri" (e/o), proposto da Martina Testa;

Paolo Pecere, "Risorgere" (Chiarelettere), proposto da Fulvio Abbate;

Giovanni Ricciardi, "La vendetta di Oreste" (Fazi), proposto da Saverio Simonelli;

Ilaria Rossetti, "Le cose da salvare" (Neri Pozza), proposto da Wanda Marasco;

Lodovica San Guedoro, "Amor che torni… Un'educazione sentimentale" (Felix Krull editore), proposto da Paolo Ruffilli;

Ezio Sinigaglia, "L'imitazion del vero" (Terrarossa), proposto da Lorenza Foschini;

Lorena Spampinato, "Il silenzio dell'acciuga" (Nutrimenti), proposto da Lidia Ravera;

Olimpio Talarico, "Cosa rimane dei nostri amori" (Compagnia editoriale Aliberti), proposto da Ferruccio de Bortoli; 48- Marina Valensise, "La temeraria. Luciana Fossati Gawronska, un romanzo del novecento" (marsilio), proposto da Eva Cantarella;

Enrico Vanzina, "Mio fratello Carlo" (Harpercollins italia), proposto da Masolino D'Amico;

Piera Ventre, "Sette opere di misericordia" (Neri Pozza), proposto da Cesare de Seta;

Daniele Vicari, "Emanuele nella battaglia" (Einaudi), proposto da Michele Dalai;

Gian Mario Villalta, "L'apprendista" (Sem), proposto da Franco Buffoni.

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