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Premio Strega 2015: vince Nicola Lagioia con 145 voti

Concita De Gregorio ha dichiarato il vincitore del Premio Strega: si tratta di Nicola Lagioia con il suo romanzo “La Ferocia”, edito Einaudi. Una vittoria ricca di consensi per un’opera dall’incredibile successo.
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Premio Strega
Premio Strega

È "La Ferocia" l'opera letteraria con la quale Nicola Lagioia ha vinto il Premio Strega 2015, la sessantottesima edizione di un incontro culturale che va avanti dal 1947. Come da tradizione è avvenuta il primo Giovedì di Luglio al Ninfeo di villa Giulia a Roma la proclamazione del vincitore.

 "La Ferocia"  è stata eletta la miglior opera letteraria tra le incredibili e altrettanto straordinarie finaliste: "La sposa" di Mauro Covacich (secondo posto) in cui diciassette storie realmente accadute si fondono a vicende autobiografiche, pubblicato invece da Bompiani; "Storia della bambina perduta" di Elena Ferrante (terzo posto), quarto e ultimo volume della saga "L'amica Geniale" edizioni e/o; A pari merito al quarto posto "Chi manda le onde" di Fabio Genovesi, romanzo di ispirazione marina e ricco di inclinazioni umoristiche, Mondadori e "Come donna innamorata" di Marco Santagata, che punta l'attenzione sulla morte di Beatrice, musa ispiratrice di uno dei più grandi poeti della storia italiana: Dante( Edizioni Guanda).

Con 145 voti Nicola La Gioia ha vinto il Premio Strega 2015. Nato a Bari nel 1973, lo scrittore pugliese ha esordito nel 2001, con il romanzo "Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi)". Da qui il successo è sempre aumentato, con opere quali "Occidente per principianti" nel 2004 e "Riportando tutto a casa" nel 2009. Ormai consolidato il rapporto con la casa editrice Einaudi: fondata a Torino nel 1933 da parte di Giulio Einaudi, essa continua a portare alla luce opere letterarie di grande valore culturale. Non ultima "La Ferocia" di Lagioia, un romanzo noir che intreccia intrighi familiari e atmosfere pugliesi. La storia inizia infatti su di una strada statale in Puglia, dove una donna cammina completamente nuda. Più tardi la stessa donna, Clara Salvemini, prima figlia della piú influente famiglia di costruttori locali, verrà trovata morta ai piedi di un autosilo. Un romanzo dai toni gotici che lascerà il lettore inchiodato alla pagina.

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