84 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La scuola senza compiti né voti: la rivoluzione parte da Torino

Aprirà a settembre la scuola elementare in cui gli allievi non dovranno sopportare nemmeno il peso della cartella. Non ci saranno voti e non saranno assegnati compiti. La scuola prevede un massimo di 18 allievi e l’orario lungo, dalle 8 alle 17.
A cura di Silvia Buffo
84 CONDIVISIONI
Immagine

La rivoluzionaria scuola, che quest'anno sarà inaugurata a Torino, ha un nome che è tutto un programma: si chiamerà "La scuola possibile", quella che molti genitori, tormentati dall'ansia dei compiti, aspettavano da tempo insieme ai loro bambini. Collocata all'interno del Basic Village, nasce come istituto privato da un'idea di Laura Milani, direttore e "ceo" dello Iaad, l'Istituto di arti applicate e design. Gli insegnamenti comprendono 5 aree: alfabetizzazione, immagine, scienza, suono e movimento. Gradualmente si incentiveranno anche le attività in inglese. Nel corso dell'orario complessivo 8-17, si terranno tre moduli di lezione da 80 minuti, divisi da lunghi intervalli ricreativi.

I bambini sono liberi da compiti e voti ma saranno seguiti perché ‘pochi'

Il movimento contrario ai compiti a Torino ha trovato una scuola dove l'apprendimento esonera da esercizi da procrastinare nell'orario da trascorrere a casa. La valutazione degli allievi avrà altre forme nonostante anche i voti siano messi al bando. Spiega Laura Milani che:

La valutazione assume un'identità diversa: gli esami si trasformano in progetti, diventano momenti di verifica attiva, strumenti interpretativi per una relazione di cui sono autori tanto i bambini quanto gli adulti.

"La scuola possibile" responsabilizza i bambini nell'apprendimento, non gravando sui genitori con i compiti a casa

"La scuola possibile" prevede un numero massimo di bambini di 15-18 per classe che consentirà una particolare interazione fra allievi e maestri. Inoltre non sarà necessario portare lo zaino: i materiali didattici saranno forniti dal Basic Village. Questo alleggerirà di tanto i bambini che non avranno pesi da portarsi a casa. Aggiunge la Milani:

Oggi i compiti non sono per i bambini, sono per le famiglie che devono assistere i propri figli nello svolgimento di lavori su cui i piccoli non possono essere autonomi. Una scuola come la nostra sceglie di responsabilizzare i bambini e renderli indipendenti, credendo nella loro intelligenza e nei loro talenti. Il tempo libero, i weekend e le vacanze sono da rispettare e impiegare in altre attività che fanno parte della scuola della vita.

84 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views