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L’Efebo di Sutri fa ritorno a casa, una mostra nel Museo del Patrimonium per accoglierlo

Il professor Emmanuele F.M. Emanuele in occasione nel rietro dell’Efebo nella città d’origine: “Mi impegnerò a fare in modo che questo capolavoro da Sutri non si muova più, perché rimanga e dia gloria a questa meravigliosa città di cui è pregevole testimonianza”.
A cura di Silvia Buffo
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"Efebo di Sutri"- prima età imperiale
"Efebo di Sutri"- prima età imperiale

A Sutri è stata appena inaugurata una mostra per accogliere l'Efebo nella sua città d'origine. La statua è stata ospitata nel Museo del Patrimonium. Alta pressappoco un metro, è stata rinvenuta nel 1912 in un terreno nelle vicinanze di Sutri. Per un periodo molto esteso è stata custodita nel caveau di Palazzo Massimo a Roma. L’Efebo risale al primo periodo imperiale, rappresenta la  figura maschile giovanile nuda in posizione eretta con il braccio destro sul capo, mentre quello sinistro è piegato, per portare ad altezza del volto uno oggetto che presumibiltente poteva essere uno specchio. Simile ai bronzi pompeiani, fu sicuramente prodotto da un’officina nazionale, crispondendo al gusto e alle lussuosità della borghesia romana arricchita.

La mobilitazione culturale per la restituzione dell'Efebo nella città d'origine ha avuto buon esito

All’inaugurazione hanno preso parte Guido Cianti, il sindaco di Sutri e l’assessore alla cultura, Francesco Rutelli, tra i primi a mobilitarsi già quattro anni fa per restituire l’Efebo al luogo d'origine, consentendo così di poter lasciare il Museo Nazionale Romano e rientrare a Sutri, ed ancora presenti Antimo Cesaro, il sottosegretario uscente ai beni e alle attività culturali, Ercole Fabrizi e Emmanuele Emanuele, che in questa vicenda ha avuto un ruolo di vero e proprio mecenate per ottenere la restituzione dell’opera.

L'Efebo per la valorizzazione del contesto culturale locale

"L'efebo di Sutri", ora del Museo del Patrimonium della città- foto di Marco Bombagi
"L'efebo di Sutri", ora del Museo del Patrimonium della città- foto di Marco Bombagi

Molto importante per la valorizzazione di un contesto culturale locale è puntare ai simboli di appartenza, spesso allontanati dai luoghi di origine per ragioni di amministrazione del patrimonio artistico. Questo è quanto di positivo sta accendo a Sutri. In merito il professor  Emmanuele F.M. Emanuele ha dichiarato:

Mi impegnerò a fare in modo che questo capolavoro da Sutri non si muova più, perché rimanga e dia gloria a questa meravigliosa città di cui è pregevole testimonianza. Vorrei far diventare Sutri la nuova Spoleto, perché ci sono indubbiamente i presupposti per farlo.

La mostra inaugurata a Sutri ancora non prevede una data di chiusura. La soprintendenza romana ha concesso un prestito biennale dell’Efebo, che potrebbe evolversi in una collocazione stabile nel momento in cui l'opera sarà palesemente valorizzata nel migliore dei modi.

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