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Il bunker dove Hitler trascorse i suoi ultimi giorni di vita

Si parla già di Hitler Show fra polemiche e indignazione: il Berlin Story Museum ha ricostruito lo studio di Adolf Hitler in cui il dittatore nazista si tolse la vita nel bunker della cancelleria.
A cura di Silvia Buffo
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La foto del Bunker di Hitler riprodotta daL Berlin Story Museum
La foto del Bunker di Hitler riprodotta daL Berlin Story Museum

Si parla di "Topografia del terrore" a proposito dell'inquietante iniziativa da parte de Berlin Story Museum che riproduce lo studio e il soggiorno del Fuehrer, ricostruito in un ex-rifugio anti-aereo, il bunker distante due chilometri dalla cancelleria del Reich in cui Hitler si suicidò il 30 aprile del 1945. L'ambiente è stretto e angusto, qui i curatori hanno posizionato la scrivania sulla quale è fissato il quadro di Federico II di Prussia, che Hitler venerava, poi c'è un orologio a pendolo, mentre di fronte vi sono un divano, due poltrone, un tavolino e una bombola d'ossigeno. Ecco lo scenario fedele degli ultimi giorni del Fuehrer.

"Non vogliamo fare uno Hitler show"

Queste le parole di Wieland Giebel, gestore del museo dell'Associazione "Historiale" che sottolinea come la ricostruzione della stanza sia fruibile solo ed esclusivamente tramite visite guidate, in occasione delle quali non mancherà di osservare l'illustrazione che dimostra come in questo luogo arrivarono ad ammassarsi ben 12 mila persone. La ricostruzione è esatta, a garantirlo è Christoph Neubauer che ha già svolto molte ricerche su foto e progetti di costruzione per un documentario in 3D sulla storia del "Fuehrerbunker".

La topografia del terrore

Christoph Neubauer è il portavoce di quella che può definirsi "Topografia del terrore", che coltiva il progetto sulla documentazione del sistema instaurato dai nazionalsocialisti in Europa. A dissociarsi da questo filone è Kay-Uwe von Damaros che definisce la ricostruzione di Berlino "una variante Disney" in cerca di sensazionalismi. E aggiunge che per documentare la storia "noi ci atteniamo ai fatti. Perciò non possiamo appoggiare simili messe in scena".

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