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A Napoli, il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano

Dal 1 al 5 aprile a Napoli si terrà il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano, un’occasione per ascoltare grandi classici e inediti della grande Scuola musicale napoletana, un patrimonio splendido e ricco di partiture immortali.
A cura di Luca Iavarone
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Per  "Scuola musicale napoletana" si intende l'insieme delle produzioni di musica colta nate tra il ‘500 e gli inizi del ‘900 in ambito napoletano. Un esempio mondiale di eccellenza che ha influenzato il corso della storia della musica prima europea e poi internazionale, soprattutto in epoca barocca, e che ha dato i natali alla commedia per musica (più conosciute con il nome di opera comica e opera buffa). Didatti e compositori come Francesco Durante diedero lustro alla Scuola formando personalità di spicco nei quattro Conservatori cittadini. Giovanni Battista Pergolesi, Niccolò Jommelli, Tommaso Traetta, Niccolò Piccinni, Pietro Alessandro Guglielmi, Giovanni Paisiello, Antonio Sacchini, sono tutti figli di quel munifico sistema didattico.

A Napoli si celebrerà proprio i fasti di quella Scuola Napoletana in un appuntamento pasquale di grande attrattiva. Dal 1 al 5 aprile il Centro di Cultura Domus Ars (in Via Santa Chiara,10) ospiterà infatti la XVI edizione del Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano. Ideato dal Maestro Enzo Amato, il Festival è diretto dall'Associazione Domenico Scarlatti, e quest'anno aderisce meticolosamente alla tradizione della liturgia di Pasqua.

Si comincerà mercoledì 1 aprile, alle ore 20.30 con "Le sette ultime parole di Cristo sulla Croce" di Niccolò Jommelli, per la revisione di Pietro Andrisani. Nella partitura si presenta l'agonia del Salvatore con un impiego di spunti teatrali innestati nella composizione sacra. Questa composizione può essere considerata come un compendio della produzione settecentesca di Scuola Napoletana, per le melodie immortali, l'ispirazione immediata, la ricerca di realizzazioni armoniche e la naturalezza delle idee musicali. L'esecuzione è affidata all'Ensemble Discantus del Coro Vocalia e la direzione al  M° Luigi Grima. Solisti: Guido Ferretti – tenore, Piero Vitiello – basso, Antonello Grima – violoncello, Manuela Albano – violoncello, Paolo Balestrieri – fagotto, Luigi Lamberti – contrabbasso.

Per l'enorme importanza liturgica rivestita dai riti del Giovedì Santo nella cultura napoletana, grande slancio creativo fu dato alla produzione musicale dedicata a questa occorrenza. Il tema è quello, altamente simbolico, dell'Ultima Cena, con Cristo che svela il disegno Divino della Pasqua. E così giovedì 2 aprile si terrà, alle 20.30, una serata dal titolo "Ad Sepulcrum", con musiche di Antonio Vivaldi, Gaetano Veneziano e Leonardo Leo. Verrà inoltre proposta in prima esecuzione moderna la Lectio Quinta del Giovedì Santo di Gennaro Manna, maestro di Cappella del Tesoro di San Gennaro nel ‘700, a celebrare i 300 anni dalla sua nascita.  Esecuzione affidata all’Ensemble Le Musiche da Camera con Rosa Montano – mezzosoprano, Egidio Mastrominico – violino di concerto, Roberto Roggia – violino I di ripieno, Federico Valerio – violino II concertino, Fernando Ciaramella – viola, Leonardo Massa – violoncello, Ottavio Gaudiano – contrabbasso, Giuseppe Petrella – tiorba e chitarra barocca, Debora Capitanio – clavicembalo. La produzione è dell’Associazione Area Arte “Convivio Armonico”.

Appuntamento imperdibile del Venerdì Santo, 3 aprile alle 20.30, è quello con lo Stabat Mater di Giovan Battista Pergolesi, in una versione con coro. All'esecuzione il Maestro Giuseppe Polese che dirigerà il Coro Jubilate Deo, accompagnato dai Solisti dell'Orchestra da Camera di Napoli: Mariateresa Polese – soprano, Tonia Langella – mezzosoprano, all’organo Nicola Polese, direttore d'orchestra Enzo Amato. In più un'altra prima esecuzione moderna, quella del Miserere mei Deus di Pasquale Anfossi, famosa partitura che si dice sia stata plagiata da Mozart.
Sabato 4 aprile, ore 20.30, sarà la volta di un concerto, il "Concerto di Napoli", all'insegna della musica strumentale di autori quali Domenico Cimarosa (con il Concerto per pianoforte eseguito da Lorenzo Traverso), Giovan Battista Pergolesi (Concerto per flauto in Sol maggiore suonato da Stefano Traverso) e il  Concerto per viola di Michele Mascitti nella revisione di Pietro Andrisani (alla viola Marco Traverso). Accompagna l'Ensemble Discantus.

Si chiuderà il festival domenica 5, ore 18.30, con un appuntamento in grande stile: La Serva Padrona, intermezzo buffo di Pergolesi. All'esecuzione i Solisti dell'Orchestra da Camera di Napoli, Tina Soldi al clavicembalo e i protagonisti Serpina Marina Zyatkova – soprano, Uberto Carlo Torriani – basso, Vespone Valerio Balzamo – mimo, la Regia di Eva Buchmann e la direzione di Christian Deliso.

 Per informazioni: DOMUS ARS Centro di Cultura, Napoli – Via Santa Chiara 10. Prenotazioni allo 081.34256.03 / mail: infoeventi@domusars.it / sito: http://enzoamat.wix.com/festivaldel700

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