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Opinioni

Crisi di Governo, Antonio Razzi lascia l’Idv: ecco il video “premonitore”

Una incredibile (ed ora rimpianta probabilmente…) testimonianza del deputato dell’Italia dei Valori Antonio Razzi, appena passato dall’Idv a Noi Sud ed al centro destra.
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Antonio-Razzi-idv

La notizia è di quelle che avranno fatto sobbalzare dalla poltrona il vulcanico Antonio Di Pietro: Antonio Razzi lascia l'Italia dei Valori e aderisce alla componente del gruppo misto Noisud-Popolari per l'Italia di domani (animato dalla leccese Adriana Poli Bortone) e con ogni probabilità voterà no alla sfiducia al governo Berlusconi IV il 14 di dicembre. Proprio poche ore fa del resto, vi parlavamo del momento di grande confusione che regnava alla Camera dei deputati, con un vero e proprio "mercato dei parlamentari" in vista dell'imminente votazione di fiducia del 14 dicembre.

Così, la notizia del passaggio di un altro parlamentare dell'Italia dei Valori nelle fila della maggioranza, se da un lato non sorprende dal momento che si tratta di un (mal)costume diffuso nelle democrazie parlamentari (dove gli onorevoli non hanno alcun vincolo di mandato), dall'altro risulta addirittura inquietante alla luce del documento che vi mostriamo. Si tratta dell'intervista rilasciata dallo stesso Razzi, ex operaio in Svizzera ed eletto all'estero nella circoscrizione Europa con l'Idv, al programma radiofonico di Radio24 "La Zanzara", in cui racconta a Cruciani e Parenzo come parlamentari del Pdl (i peones berlusconiani) abbiano tentato di "comprarlo" e farlo passare tra le loro fila nella cruciale seconda settimana di settembre 2010.

Tra lo stupore del conduttore, il deputato racconta di promesse e rassicurazioni circa una certa rielezione alle politiche successive, nonchè addirittura riguardo ad una elargizione in denaro per estinguere il mutuo della sua casa in Abruzzo. Insomma, un retroscena inquietante che vi invitiamo ad ascoltare fino in fondo, magari in modo da avere un'idea più chiara delle motivazioni che sono alla base di un passaggio che invece il deputato motiva con un più caustico: "venuto meno il rapporto di fiducia sul quale avevo basato tutta la mia attività politica di questi anni, si rende indispensabile la separazione".  A voi le conclusioni, dunque, anche se è facile immaginare che una simile "coincidenza" non passerà certamente inosservata e darà vita a polemiche roventi e clamorosi colpi di scena.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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