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Corea del Nord, Obama parla con Tokyo e Seul: “Serve risposta forte e unita”

In un colloquio telefonico con il primo ministro giapponese Shinzo Abe e con il presidente sudcoreano Park Geun-hye, il presidente Usa ha ribadito “l’irremovibile impegno” degli Usa per la sicurezza dei due Paesi.
A cura di Claudia Torrisi
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Dopo l'annuncio di ieri della Corea del Nord che ha comunicato di aver fatto esplodere una bomba all’idrogeno durate un test atomico e la conseguente condanna unanime da parte dei paesi di tutto il mondo, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro giapponese Shinzo Abe e con il presidente sudcoreano Park Geun-hye. La Casa Bianca ha ribadito "l'irremovibile impegno" degli Usa per la sicurezza dei due Paesi e la necessità di "lavorare insieme per definire una risposta internazionale forte e unitaria al comportamento incosciente" di Pyongyang.

Durante la telefonata, il presidente degli Stati Uniti ha condannato il test della Corea del Nord: azioni come queste, ha ricordato, costituiscono "l'ennesima violazione degli obblighi ed impegni sulla base del diritto internazionale, compresi quelli contenuti in diverse risoluzioni delle Nazioni Unite". Il segretario di Stato John Kerry ha parlato con i ministri degli Ester di Sud Corea e Giappone, e anche lui ha ribadito la necessità di una "risposta unitaria a livello internazionale alle provocazioni della Corea del Nord".

Nel frattempo, gli Usa continuano a indagare sull'annuncio di Pyongyang: ieri la Casa Bianca ha fatto sapere che le "analisi iniziali" smentirebbero il test con la bomba all'idrogeno, ma che si "continua a lavorare per capire di più". Secondo il portavoce Josh Earnest "non si è verificato nulla nelle ultime 24 ore che possa cambiare la nostra valutazione delle capacità nucleari della Corea del Nord". Il Consiglio di sicurezza dell'ONU ha comunicato che inizierà a lavorare già dai prossimi giorni a una nuova risoluzione con ulteriori misure restrittive, presisponendo un rafforzamento delle sanzioni internazionali. Il test di Pyongyang, secondo le Nazioni Unite, rappresenta una "chiara violazione" delle sue risoluzioni.

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