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Coppia in crisi: rapisce sua figlia e la porta in Siria

Cornate d’Adda (Brianza): un 25enne siriano rapisce la sua bambina. Disperato l’appello della madre, la piccola ha solo 21 mesi. Complice del rapitore, una donna.
A cura di Carmine Della Pia
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Una coppia in crisi e una bambina rapita dallo stesso padre: accade a Cornate d'Adda, provincia di Monza e Brianza, e la madre chiede disperatamente aiuto. Kharat Mohammed, chiamato da tutti Nadim, è il 25enne rapitore di sua figlia Emma, bambina di 21 mesi. Con l’aiuto di una donna italiana, l’uomo avrebbe portato la piccola in Siria, per sottrarla alla madre, Alice Rossini. Quest’ultima è disperata: ha saputo del rapimento via sms. Un testo freddo e spietato, “siamo in Siria, ora voglio vedere che fai”. Nadim e Alice erano in crisi da tempo, l’uomo aveva cominciato a mostrarsi schivo e violento poco dopo la nascita di Emma. Del caso se ne stanno occupando anche il ministero degli Esteri e l’ambasciata italiana a Damasco.

La coppia era in crisi

I genitori della piccola Emma attraversavano una forte crisi. Nadim non riusciva a rassegnarsi alla fine dell’unione e diventò particolarmente violento, fino a costringere Alice a lasciare la loro casa di Cornate d’Adda e tornar nel paese natale, a Velasca, Vimercate. Col tempo, l’uomo arrivò a minacciare la donna e la bambina di morte: “Se mi lasci ammazzo te e la bambina”. Uno zio di Alice, poi, riuscì a placare le acque trovando un accordo che sembrò regalare un po’ di serenità alla coppia: Nadim avrebbe visto la bambina nei weekend, ogni sabato e ogni domenica. L’accordo di separazione era pronto per essere firmato proprio in questi giorni, ma Alice non avrebbe potuto sospettare che il 25enne pensasse a rapire la bambina. Eppure, ricostruendo la fitta trama, la donna si dice convinta che l’uomo premeditasse da tempo la fuga, con la complicità della donna identificata dai carabinieri, Sabrina Colenghi, un’operaia di Cornate d’Adda.

Una fuga premeditata

Il 25enne Nadim è riuscito nell’intento di sottrarre all’ex compagna la bimba di 21 mesi grazie all’aiuto di una donna. Secondo le indagini, Sabrina Colenghi, operaia di Cornate d’Adda, si sarebbe imbarcata alla volta di Damasco con l’uomo e la bambina. L’unica tappa nota del viaggio è Milano – Atene, e dall’arrivo in Grecia non si sa più nulla dei tre. Sia Nadim che Sabrina avrebbero pianificato la fuga da molto tempo: la donna risulta assente per ferie, presso la fabbrica in cui lavora, mentre ai familiari aveva detto di essere in procinto di fare un viaggio. Piccoli dettagli lasciano intendere che Nadim pianificasse da tempo il rapimento di Emma. Prima di scappare, lunedì scorso, aveva lasciato dei piccoli regalini per Alice e sua madre. Il passaporto lo aveva lasciato a casa della donna, senza un motivo ben preciso. Ovviamente Nadim avrebbe rifatto il documento. Solo in seguito si pensa ad una serie di piccoli gesti placati e pacifici per allontanare ogni sospetto, fino all’sms ricevuto qualche giorno fa, “siamo in Siria, ora voglio vedere che fai”.

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