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Concussione, l’emendamento del Pd che favorisce Berlusconi nel processo Ruby

Un emendamento dei democratici al ddl anti-corruzione propone di abrogare il reato di concussione, con evidenti benefici per Berlusconi che nel processo Ruby è accusato proprio di tale reato. E per Bersani e soci spunta anche la grana coop-no tav.
A cura di Alfonso Biondi
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Il segretario del Pd Bersani

Il Pd ha proposto un emendamento al disegno di legge anti-corruzione, destinato sicuramente a far discutere. I democratici avrebbero chiesto l'abrogazione del reato di concussione e la sua trasformazione in corruzione o estorsione. Una proposta legittima, nulla da dire, ma che, se entrasse in vigore, potrebbe rappresentare una mano tesa a Silvio Berlusconi, il nemico di sempre. Già, perché il Cavaliere, nell'ambito del procedimento ormai noto come processo Ruby, oltre che di prostituzione minorile,  è accusato proprio di concussione, reato contestatogli per la famosa telefonata alla Questura di Milano nella quale chiese il rilascio della giovane marocchina Karima el Mahroug perché presunta nipote del Presidente egiziano Hosni Mubarak.

Cosa succederà al processo Ruby?- La domanda, quindi, è la seguente: cosa succederebbe al processo Ruby nel caso passasse questo emendamento del Pd? Il procedimento continuerà per il reato di prostituzione minorile, ma non per quello di concussione. Il giudice potrebbe qualificare quest'ultimo come corruzione o estorsione, ma si tratta di un'eventualità praticamente impossibile. Tutt'al più si potrebbe ipotizzare un abuso d'ufficio, ma qui il discorso sulla gravità del reato cambia sensibilmente: il reato di concussione (articolo 317 del codice penale) prevede la reclusione da 4 a 12 anni, quello di abuso d'ufficio (articolo 323 del codice penale) da 6 mesi a 3 anni. Se da una parte il Pd propone l'abrogazione dell'articolo 317 del codice penale, quello sul reato di concussione, dall'altro pare che intenda inasprire le pene per i reati di corruzione.Ma bisognerà trovare una mediazione con chi siede al tavolo, in particolare con Niccolò Ghedini, l'avvocato di Silvio Berlusconi che rappresenta il Pdl in questa trattativa.

Le commissioni si riuniranno il 14 marzo- Sul disegno di legge anti-corruzione si cerca un accordo condiviso e non v'è dubbio che l'emendamento dei democratici possa invogliare il Pdl al dialogo. Se la trattativa verrà incanalata sui binari giusti lo sapremo già la prossima settimana, che sicuramente darà indicazioni importanti in vista della seduta delle commissioni Giustizia e Affari costituzionali del 14 marzo. Il Ministro della Giustizia Paola Severino per ora non si sbottona.

Il problema della concussione- L'abrogazione del reato di concussione, bisogna dirlo, non rappresenta una trovata del Pd, ma è un argomento del quale si dibatte da tempo. Non solo per i confini abbastanza sfumati col reato di corruzione, ma anche  perché ce la chiedono Ocse e Consiglio d'Europa in luogo di una lotta più efficace alla corruzione internazionale. Il tallone d'Achille della concussione riguarda il concusso, che è considerato una vittima e che, per questo motivo, non è punibile. Ecco quindi che tale reato potrebbe essere inglobato da quelli di corruzione o abuso d'ufficio. La concussione, però, non è stato toccata fino ad ora perché, dopo la legge ex Cirielli varata dal governo Berlusconi, rappresenta l'unico reato contro la Pubblica amministrazione che non si prescrive, differentemente dalla corruzione che si prescrive sempre. Insomma, sulla faccenda c'è parecchio da lavorare.

Coop rosse e No tav- Ma le polemiche che riguardano (e riguarderanno) il Partito Democratico non restano confinate all'emendamento anti-concussione. Questa mattina il Fatto quotidiano ha titolato "No Tav occupano il Pd, partito ad alta velocità. Davanti alla protesta che sale anche dai sindaci della Valle, Bersani e i Democratici parlano di violenza e difendono il tunnel”. Il giornale diretto da Antonio Padellaro ha cercato di dare una spiegazione all'atteggiamento "legalitario" del partito di Bersani e lo ha giustificato attraverso i grandi interessi che le cooperative, storico braccio economico del partito, hanno nel cantiere dell'alta velocità. E il primo appalto per le gallerie in Val di Susa è andato proprio alla Cmc, Cooperativa muratori e cementieri, di Ravenna.

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