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“Compra una divisa da 200 euro e lavorerai all’aeroporto”: 500 truffati a Torino

Circa 500 persone avrebbero acquistato una divisa da lavoro in un negozio di Torino in cambio della promessa di occupazione all’aeroporto Caselle.
A cura di Davide Falcioni
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Il messaggio era chiarissimo e molto invitante: acquista una divisa, e troverai lavoro all'aeroporto di Caselle a Torino. In molti hanno sborsato 200 euro per quell'uniforme completa, salvo poi scoprire che dell'impiego promesso non c'era neppure l'ombra ma che, anzi, si trattava di una vera e propria truffa che ha fatto finire in manette il titolare della società Exodus Service, un'azienda fantasma.

Sono state diverse le denunce pervenute ai carabinieri da parte di svariate persone che, dopo aver risposto a un annuncio di lavoro, si erano convinte che presto avrebbero potuto iniziare una nuova occupazione. Molte di queste  si erano recate nella sede del negozio in via Stampini, a Torino, e lì avevano acquistato delle divise da lavoro con le quali – secondo la promessa – avrebbero lavorato nello scalo di Caselle con un contratto da 1.260 euro. La mansione? In realtà l'annuncio su questo punto era molto vago e veniva richiesta una disponibilità a fare un po' di tutto: dalle pulizie alle attività di check-in. Peccato che la Sagat – la società che gestisce lo scalo di Torino – fosse del tutto estranea all'operazione.

Numerose le denunce. Today, ad esempio, riporta il racconto di uno dei truffati:

"Purtroppo, io come tante altre persone, abbiamo avuto una brutta sorpresa dopo aver pagato 200 € per la divisa, scoprendo che in realtà era solo una truffa e che non avremmo mai iniziato a lavorare per questa azienda. Io ed altre persone truffate abbiamo già sporto denuncia ai carabinieri ma sappiamo già che sarà difficile rivedere i nostri soldi. A detta dei carabinieri i principali responsabili sono già stati individuati e il negozio di divise svuotato e chiuso. Bisognerebbe avvertire tutte le persone che ancora non sanno di essere state avvertite e che probabilmente si presenteranno al lingotto il 1 di marzo sperando in quel lavoro. È importante che tutti sporgano denuncia, anche chi non ha firmato il contratto ed ha solo portato la fotocopia dei propri documenti al primo colloquio".

Nel raggiro le vittime potrebbero essere state centinaia, c'è che ne ipotizza addirittura cinquecento anche se al momento i carabinieri hanno raccolto 160 denunce.

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