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Chiara Danese e Ambra Battilana: ecco le testimoni chiave del caso Ruby

Chiara Danese e Ambra Battilana, 2 ragazze che appena 18enni furono portate ad Arcore da Emilio Fede, hanno rivelato cosa avrebbero visto in una cena del Presidente del Consiglio.
A cura di Alfonso Biondi
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Presidente del Consiglio

E da parecchio tempo che sentiamo parlare di cene ad Arcore e di bunga bunga, ed è da parecchio tempo che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si difende parlando di cene normalissime in cui si mangiava e si conversava amabilmente. Quello che emerge dai racconti di Chiara Danese e Ambra Battilana, due ragazze che a una di quelle cene ci sono state, non conferma però la versione del Cavaliere. Le due ragazze, che inizialmente non avevano detto la loro sulla faccenda, hanno deciso di rilasciare delle memorie alla Procura di Milano (che  si occupa del caso Ruby) anche per il clamore che sta assumendo la vicenda. Ambra, infatti, rivela che nel suo paese (Gravellona) viene "ingiustamente considerata un'escort". E anche Chiara la pensa così: "È una situazione che mi fa soffrire molto e ho deciso di ribellarmi a un'immagine di me che non mi corrisponde".

Ambra è nata il 15 maggio 1992, Chiara il 30 giugno dello stesso anno. Le due si sono ritrovate a Villa San Martino il 22 agosto 2010, quando entrambe erano maggiorenni da poco: Ambra aveva 18, 3 mesi e 7 giorni; Chiara 18 anni, 1 mese e 22 giorni. Ma come ci sono finite ad Arcore? Nell'agosto del 2010, secondo quanto riferito dalle due, l'agente Daniele Salemi le presenta a Emilio Fede che si sarebbe mostrato subito entusiasta di loro e le avrebbe promesso un posto da meteorina a 5mila euro a settimana.

La sera del 22 agosto poi approdano ad Arcore con lo stesso Fede: una cena con circa 15 persone, tra le quali, secondo le ragazze, c'erano anche Nicole Minetti, Marystell Polanco, le gemelle De Vivo e  la presunta fidanzata di Berlusconi Roberta Bonasia. A loro dire, ad accoglierle fu lo stesso Berlusconi che fece loro qualche domanda sulla loro vita privata. Quello che videro in quella cena, però, le turbò profondamente . Queste sono le loro parole:

Le ragazze si dimenavano, ballavano, cantavano "meno male che Silvio c'è", si facevano baciare i seni dal presidente, lo toccavano nelle parti intime, e poi facevano lo stesso con Fede. Eravamo scioccate, in una situazione più grande di noi. A un certo punto Berlusconi, visibilmente contento, disse "allora siete pronte per il bunga bunga?", e tutte le ragazze in coro hanno urlato "Siiii!"

Ambra e Chiara raccontano che mentre l'atmosfera  stava diventando sempre  più spinta, "Berlusconi dietro di noi ci poggiò le mani sui glutei". Chiara, in particolare, racconta di ragazze che ballavano in maniera equivoca con "vestiti da infermiera molto corti o da crocerossina, i seni molto scoperti"  e "avvicinandosi a Berlusconi lo toccavano e si facevano toccare nelle parti intime". Le ragazze raccontano anche che il Cavaliere si fece portare una statuetta di Priapo (personaggio della mitologia greca dotato di genitali enormi) e la fece girare tra le ragazze, chiedendo loro di inscenare un giochino erotico.

Le due ragazze, disgustate, decisero di non farsi coinvolgere in quei giochini e vollero  andar via. Fede, a loro dire, avrebbe detto loro: "Se volete andare via, va bene, ma non pensate di poter fare le meteorine o Miss Italia". E Berlusconi avrebbe annuito.  Il racconto delle 2 ragazze è apparso molto lucido e, qualora venisse confermato, potrebbe gettare ulteriori ombre sulla figura del Presidente del Consiglio.

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