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Caso Nave Diciotti, procura chiede archiviazione per Salvini

La Procura di Catania ha chiesto formalmente l’archiviazione nei confronti del vicepremier Matteo Salvini in relazione al mancato sbarco dei migranti soccorsi nel Mediterraneo lo scorso agosto dalla nave della Guardia Costiera Diciotti. Ad annunciarlo è stato lo stesso Ministro dell’Interno e leader leghista.
A cura di Antonio Palma
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La Procura di Catania ha chiesto formalmente l'archiviazione nei confronti del vicepremier Matteo  Salvini per la vicenda della nave Diciotti. Ad annunciarlo in diretta facebook dal suo studio è stato lo stesso Ministro dell'Interno e leader leghista. Salvini era finito nel registro degli indagati per sequestro di persona in relazione al mancato sbarco dei migranti soccorsi nel Mediterraneo lo scorso agosto dalla nave della Guardia Costiera Diciotti. La decisione aveva suscitato una ondata di polemiche  e poi le indagini della magistratura ma ora la vicenda arriva a una conclusione con la richiesta di archiviazione della Procura  al Tribunale dei ministri del capoluogo etneo che ora ha novanta giorni per decidere definitivamente sul caso.

"Gioia, felicità e letizia, ero sicuro di aver difeso il mio Paese con il mio operato" ha commentato a caldo Salvini dopo aver aperto la busta gialla inviata dalla Procura per comunicargli la decisione, aggiungendo: "Potevo e dovevo bloccare gli immigrati, speriamo venga accolta la richiesta motivata di archiviazione del Procuratore di Catana Zuccaro". "Va bene così  ma io sarei andato avanti lo stesso" ha proseguito il Ministro che poi ha accusato: "Chi ha indagato su cosa ha indagato e quanti uomini delle forze del'ordine sono stati allertati per un reato che non esisteva?". Una prima fase dell'inchiesta sulla vicenda di Nave Diciotti aveva visto il tribunale dei ministri del capoluogo siciliano dichiararsi territorialmente incompetente e trasmettere gli atti a Catania ma solo per la fase successiva all'attracco della nave. Per il tribunale palermitano infatti, nella prima fase della vicenda, dal 15 al 20 agosto, "non sono stati commessi reati di alcun genere", e aveva archiviato la parte di sua competenza. Gli atti poi erano stati trasferiti ai colleghi per una decisione sui fatti avvenuti nel porto e cioè se fosse fondata l'ipotesi di sequestro di persona a carico del ministro perché la "Diciotti" rimase cinque giorni nel porto di Catania senza che il Viminale autorizzasse lo sbarco.

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