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Brexit, nuovo schiaffo al governo May: i Lord approvano il diritto di veto del Parlamento

Dopo una prima bocciatura dei giorni scorsi, la Camera dei Lord inglese rimette di nuovo mano al progetto di legge sull’uscita di Londra dall’Ue inserendo un diritto di veto sui negoziati da parte del Parlamento.
A cura di Antonio Palma
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È ormai guerra aperta tra la Camera dei Lord inglese e il governo britannico di Theresa May sul caso Brexit. Dopo la prima bocciatura del progetto di legge che autorizzava l’uscita di Londra dall’Ue a seguito del referendum popolare, la Camera alta infatti oggi ha approvato un altro provvedimento che cerca di mettere i bastoni tra le ruote al piano ideato dalla Premier. Si tratta in particolare di un emendamento alla stessa legge che impone al governo di sottoporre a un voto del parlamento il risultato dei negoziati per il recesso della Gran Bretagna dall’Ue. In poche parole i Lord introducono una sorta di veto da parte del Parlamento all'azione del governo sulla questione brexit.

Nel dettaglio, il provvedimento, passata con 366 voti favorevoli e 268 contrari, prevede che entrambe le Camere votino sui termini dell'accordo raggiunto al termine dei negoziati  fra Londra e Bruxelles e se necessario possono costringere il proprio governo a tornare al tavolo della trattativa per ottenerne uno migliore. I Lord avevano già approvato un emendamento che chiede di garantire i diritti degli europei che già risiedono nel Regno Unito, limitandosi però in quel caso a chiedere al governo di formulare un provvedimento in tal senso.

A questo punto alla Premier non resta che attendere l'arrivo del provvedimento alla Camera bassa dove il governo conservatore ha la maggioranza dei voti.  Con tutta probabilità infatti i deputati rimanderanno inalterata la legge ai Lord che poi difficilmente continueranno a fare ostruzionismo, come prevede la prassi. Il rischio però è che con questo rimpallo del provvedimento tra le due camere la May non riesca a rispettare la sua tabella di marcia promessa ai cittadini.

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