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Bologna, ancora grave il 17enne caduto a scuola: gambe e bacino rotti e trauma cranico

Rottura di gambe e bacino oltre a un trauma cranico per il 17enne dell’istituto tecnico-professionale del quartiere Savena di Bologna, caduto nel cortile della scuola per cause ancora in via di accertamento. La versione ufficiale è quella di un malore improvviso, ma non si esclude l’ipotesi del tentato suicidio: si sarebbe gettato da una finestra.
A cura di Ida Artiaco
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È ancora ricoverato in rianimazione e in gravi condizioni il ragazzo di 17 anni, soccorso lo scorso martedì 15 gennaio dopo essere svenuto mentre era a lezione a scuola alla periferia di Bologna, almeno stando ad una prima versione ufficiale dei fatti. Gli inquirenti, infatti, starebbero vagliando anche altre ipotesi, oltre a quella del malore improvviso. Non si esclude, infatti, che il ragazzo abbia provato a gettarsi volontariamente dalla finestra dell'istituto, inteso come tentativo di suicidio. Ma al momento il condizionale è d'obbligo. Ciò che è certo è che il 17enne, nella caduta, si è rotto gambe e bacino oltre a procurarsi un trauma cranico, mentre ancora sotto choc sono gli insegnanti e i compagni di classe dell'istituto tecnico-professionale del quartiere Savena che hanno assistito a quanto accaduto.

Intanto, continuano le indagini degli inquirenti, che sono tornati nella scuola per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti. Martedì, mentre era a lezione durante l'orario scolastico, il ragazzo è caduto probabilmente dopo aver perso i sensi per cause ancora in via di accertamento. Poco prima, durante la ricreazione, aveva chiesto ad una docente di andare in bagno perché non si sentiva bene, ma nessuno lo ha visto entrare o uscire dalla toilette né tantomeno lo hanno visto cadere da una finestra, che poi è stata trovata aperta. Solo un’altra insegnante si è accorta poco dopo del corpo a terra nel cortile e ha dato l’allarme. I sanitari del 118 lo hanno trasferito in codice rosso all'ospedale Bellaria, dove è stato poi trattenuto nel reparto di rianimazione. La preoccupazione più grande di medici e familiari riguardava i possibili danni neurologici che il 17enne avrebbe potuto riportare. Ma bisognerà aspettare ancora per scoprire cosa è davvero successo martedì scorso nell'istituto bolognese. Intanto la preside, come riporta La Repubblica, ha fatto sapere che non è stata informata ufficialmente dell'ipotesi di tentato suicidio, confermando la sua vicinanza alla famiglia dello studente.

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