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Bollette a 28 giorni, Vodafone annuncia aumenti dell’8,6% con un sms: l’ira dei clienti su Fb

Tra poche settimane entrerà in vigore la nuova norma che impone alle compagnie telefoniche il ritorno alla fatturazione su base mensile. Da qualche giorno Vodafone sta informando i propri clienti del cambio di condizioni contrattuali, annunciando rincari dell’8,6% su base mensile. Le fatture, dunque, torneranno a essere 12 in un anno, ma i costi per gli utenti non diminuiranno.
A cura di Charlotte Matteini
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Con l'entrata in vigore della norma che impone a tutte le compagnie telefoniche di ritornare alla vecchia fatturazione mensile e di non proseguire con quella a 28 giorni – introdotta improvvisamente da tutte le grandi telco e che ha portato  i consumatori a pagare una tredicesima mensilità ulteriore – le compagnia telefoniche operanti in Italia si stanno loro malgrado adeguando alle nuove regole, ma esattamente come previsto nelle scorso settimane, stanno annunciando ai propri clienti l'arrivo di rincari.

Da qualche giorno Vodafone sta inviando ai propri abbonati e possessori di sim ricaricabili un sms esplicativo: "Ai sensi della Legge 172/2017 per i servizi di comunicazione elettronica e reti televisive, dal 25/03 i servizi e le eventuali promozioni attive sul tuo numero subiranno una modifica delle condizioni contrattuali e si rinnoveranno mensilmente anziché ogni 4 settimane. La tua spesa complessiva annuale non cambia. Il numero dei rinnovi mensili della tua offerta si riduce da 13 a 12 e di conseguenza l'importo di ciascun rinnovo aumenterà dell'8,6%. Per conoscere i dettagli delle modifiche, le tue offerte attive, informazioni sul recesso o passaggio ad altro operatore senza penali entro i prossimi 30 giorni, chiama il numero o vai sul sito voda.if/informa". 

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Da questa mattina, numerosi clienti Vodafone stanno pubblicando lo screenshot dell'sms e protestando per gli aumenti mensili. Come spiega l'operatore telefonico, in realtà gli utenti continueranno a pagare la stessa cifra annuale degli anni precedenti, ma spalmando l'intero costo su 12 mensilità e non più 13, l'importo mensile di ogni fattura salirà dell'8,6%. Nel periodo in cui è stata introdotta la fatturazione a 28 giorni, gli operatori hanno incassato esattamente l'8,6% in più all'anno e non intendono rinunciare ai maggiori introiti. Fatta la legge, trovato l'inganno: la nuova norma impone la fatturazione mensile e vieta espressamente quella a 28 giorni per 13 mensilità annuali, ma basta spalmare il costo totale su 12 fatture per rispettare la normativa e non perdere nemmeno un centesimo.

Il Partito Democratico, che ha proposto e fatto approvare la nuova legge, però non è affatto d'accordo con la mossa delle compagnie telefoniche e ha presentato un esposto all'Agcom e all'Antitrust denunciando il trabocchetto: "Le compagnie stanno inviando agli utenti una comunicazione che punta a strumentalizzare la novità legislativa allo scopo di coprire, per la seconda volta, l'aumento delle tariffe. Non è vero che il ritorno alle 12 mensilità comporta un aumento dei costi, è invece vero che le compagnie hanno variato unilateralmente le tariffe passando alla modalità di pagamento a 4 settimane e che ora, non sapendo come fare, attribuiscono alla legge un costo che avevano maggiorato di nascosto e che era già esistente: è una doppia bugia. In più fanno il solito cartello: le compagnie telefoniche si sono accordate e stanno attuando le medesime modalità, così che è praticamente impossibile per l'utente sfuggire all'aumento della tariffazione. Il Pd si è battuto con le associazioni dei consumatori per contrastare questi giochetti con una nostra proposta che ha l'obiettivo di far risparmiare i cittadini. Le compagnie vogliono aggirare nuovamente la norma ricalcolando il canone mensile”.

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