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Bimbo di 10 anni picchiato da baby gang: mal di testa e vomito dopo scuola. Ora è in ospedale

I fatti sono avvenuti in un istituto in provincia di Venezia che ha già avviato un’indagine interna. Il protagonista è un bimbo straniero di 10 anni è finito all’ospedale per delle presunte botte, alla testa, che gli sarebbero state inferte da un gruppo di bulli italiani nella pausa di ricreazione a scuola.
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A cura di Biagio Chiariello
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Un bimbo di dieci anni è stato picchiato a scuola da una baby gang, composta da compagni del suo stesso istituto più grandi di lui. La vittima è un bimbo asiatico che frequenta la prima media in un istituto di Santa Maria di Sala (Venezia) e non ha ancora compiuto gli 11 anni. Secondo le ricostruzioni de Il Gazzettino, giovedì scorso il bimbo avrebbe subito quello che può essere considerato un vero e proprio agguato. I bulli, tutti italiani e tutti più grandi di lui in quanto frequentano la terza media, lo avrebbero prima seguito fino al bagno della scuola, per poi sferrargli un pugno in volto durante una pausa dalle lezioni. Terminata la ricreazione e dopo essere rientrato in aula, il giovane alunno, in evidente stato di choc con tanto di occhio gonfio, si è sentito male, accusando un forte mal di testa poi accompagnato da conati di vomito.

Ad accorgersi di quanto era successo è stato il padre, che lo stava riportando a casa prima della fine delle lezioni, ma poi ha deciso di deviare d’urgenza in ospedale, esattamente al pronto soccorso di Mirano, in quanto il bimbo continuava a stare male. Il Gazzettino riporta le dichiarazioni di una professoressa che ha parlato di “atti di prevaricazione da parte di una specie di baby gangvolti noti dentro come fuori la scuola e già protagonisti anche di alcuni episodi vandalici nell’hinterland comunale”. Il bimbo nel frattempo è stato trasferito, per maggiori controlli, in ambulanza al nosocomio di Dolo dove è stato trattenuto, dopo gli accertamenti medici del caso, per una notte in osservazione. L'istituto avrebbe avviato un'indagine interna mentre l'ufficio scolastico regionale non ha ricevuto al momento alcuna segnalazione.

"Ci stiamo dando da fare per capire se ci sono situazioni di bullismo all'interno della scuola, se questo non c'è ben venga, se c'è sarebbe giusto come educatori denunciarlo". Lo ha detto il sindaco di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni, sul presunto episodio di bullismo avvenuto nella scuola media cittadina "Non bisogna avere l'omertà- ha aggiunto Fragomeni -, bisogna denunciare perché le violenze devono essere fermate". "Abbiamo un piano formativo da 17mila euro – ha aggiunto – e in questo programma c'è un progetto precisi sul bullismo e sul cyber bullismo e cerchiamo di tenere alta la guardia sui ragazzi che approfittano di quelli più deboli: noi siamo qui per difendere chi ha bisogno".

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