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Berlusconi: “Tajani sarebbe un ottimo premier, Gentiloni è una persona gentile e dinamica”

Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi indica Antonio Tajani come possibile premier in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni. Ed elogia l’attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “È persona gentile, rispettosa e dinamica”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Silvio Berlusconi è sicuro: in caso di vittoria del centrodestra alle elezioni, l’attuale presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani sarebbe un ottimo presidente del Consiglio. Alcuni passaggi del nuovo libro di Bruno Vespa evidenziano anche un altro commento di Berlusconi, quello sull’attuale presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, definito come una persona “gentile, rispettosa e dinamica”.

"Se il centrodestra vincesse le elezioni – afferma Berlusconi – Antonio Tajani sarebbe un ottimo premier. È con noi dal 1994 ed è uno dei cinque fondatori di Forza Italia. Ma naturalmente non è l'unico nome sul campo”. Il presidente dell’Europarlamento ha subito replicato agli apprezzamenti espressi da Berlusconi: “Io vedo lui come premier dopo le elezioni perché sono convinto che dalla Corte dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo arriverà una sentenza positiva nei suoi confronti e quindi non c’è bisogno di cercare altri candidati premier. Sono convinto che il centrodestra prevarrà”.

Berlusconi si sbilancia poi su Paolo Gentiloni: “Lui fa onore al suo nome, è persona gentile, rispettosa e dinamica. Ma le elezioni le vinceremo noi”, dice replicando a una domanda su un eventuale governo Gentiloni bis. E si sofferma su ciò che potrebbe accadere con il Rosatellum bis, la nuova legge elettorale, nel quadro dell’alleanza con la Lega e FdI: “Il numero delle candidature di ciascun partito della coalizione, anche quelle del nord, verrà stabilito sulla base dei sondaggi prima della fondazione delle liste e per quanto riguarda il candidato del singolo collegio si sceglierà il candidato migliore”.

Il leader di Forza Italia torna poi sul film di Paolo Sorrentino su di lui: “Pensavo a un'opera neutrale. Oggettiva. Mi sono arrivate molte voci che parlano di un grottesco attacco personale e politico che mi demonizza dall'inizio della mia attività imprenditoriale a tutto il mio percorso politico. Spero non sia così, il cinema italiano, dopo il film su Andreotti dello stesso regista, non ha davvero bisogno di un'altra cattiva opera di propaganda politica…”.

La lettera a Gentiloni sul terremoto

Silvio Berlusconi ha inoltre scritto una lettera aperta rivolta al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Presidente – esordisce – prenda in mano direttamente la situazione di Ischia e del centro Italia. Le metto a disposizione la mia esperienza di vita, di lavoro e di gestione della fase di emergenza fatta a L'Aquila nel 2009. Le mettiamo a disposizione gli emendamenti alla legge di bilancio che Forza Italia presenterà per velocizzare la capacità di intervento e snellire la catena di comando”.

I nostri parlamentari delle zone colpite dal terremoto – aggiunge l’ex presidente del Consiglio – si sono prodigati in questo anno senza fare polemiche. Sono pronti a continuare per tutto il tempo che serve. Presidente Gentiloni, nella risposta alla situazione determinata dal terremoto è in gioco il destino di migliaia di persone, ed è in gioco anche la credibilità delle istituzioni e della intera classe politica. Accolga la mia e nostra disponibilità”.

Berlusconi scrive ancora:

Visitando la zona rossa di Casamicciola a Ischia  ho incontrato persone coraggiose, ferme nella volontà di andare avanti. A loro promisi che le avrei pubblicamente chiesto di non abbandonarle al loro destino e di procedere con provvedimenti immediati, utili a far avere una nuova casa alle 1.800 persone rimaste senza. Glielo chiedo oggi, a un anno di distanza dal giorno in cui il terremoto colpiva nuovamente Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, portando grande devastazione e nuovi lutti, per i quali rinnovo la mia vicinanza a tutte le famiglie e a tutte le comunità colpite. Sta per iniziare il secondo inverno dopo il terremoto. È stato consegnato meno di un terzo delle casette previste. La quasi totalità delle scuole è ancora da ricostruire e le macerie sono ancora a terra. Non si può andare avanti, anzi, non si può continuare a stare fermi così. Ridare una casa alle persone rimaste senza, rimuovere le macerie, ricostruire le scuole è l'unico ‘ius soli’ che conta e che va realizzato immediatamente.

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