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Berlusconi: “Giovedì riforma epocale della giustizia”, l’intervento del Premier a Avezzano

Il Consiglio dei Ministri avrà in discussione una riforma costituzionale che metterà ordine nell’ordinamento giudiziario. Il Premier respinge l’ipotesi del ricorso alle “dannose” elezioni anticipate, dopo il distacco di Fli dalla Maggioranza e gli scandali sessuali che lo hanno colpito a partire dal caso Ruby.
A cura di Alessio Viscardi
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La platea del Teatro di Don Orione ad Avezzano è stata il pubblico per il nuovo messaggio audio del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che rivolgendosi a tutto il Pdl ha detto: “Affronteremo le elezioni amministrative con una maggioranza più coesa di prima e siamo in condizioni di portare a compimento tutte le riforme per le quali gli italiani ci hanno dato il consenso elettorale”. Il Premier respinge l'ipotesi del ricorso alle “dannose” elezioni anticipate, dopo il distacco di Fli dalla Maggioranza e gli scandali sessuali che lo hanno colpito a partire dal caso Ruby: “La maggioranza in Parlamento è assolutamente autosufficiente ed abbiamo i numeri per andare avanti. Anche i sondaggi ci danno primi con il 30,6% dei consensi. Nessun Governo ha fatto così tanto e così bene”.

Riguardo alla riforma della giustizia, Berlusconi ha parlato di una “riforma epocale” che sarà discussa a partire da giovedì, mentre su federalismo fiscale, piano per il sud e ricostruzione a L'Aquila, il Presidente ci ha tenuto a sottolineare la tempestività degli interventi in emergenza condotti dal governo, soprattutto dopo il sisma, e lo stanziamento di 15 miliardi di euro per la messa in sicurezza e la nuova edificazione nel capoluogo abruzzese: “Per quanto riguarda il centro storico è il Comune che deve interessarsi: ogni edificio ha la sua storia ed è il Comune che deve decidere come intervenire”.

Sul ritorno al nucleare in Italia, il presidente del Consiglio parla di una vera e propria esigenza di rilanciare la costruzione di centrali “per ridare competitività alle imprese italiane”. Il motivo è il costo maggiorato dell'energia acquistata dal nostro paese all'estero, dove viene prodotta da centrali nucleari. Infine, Berlusconi corregge il tiro sull'attacco alla scuola pubblica, dopo le critiche lanciate in settimana che hanno scatenato un vespaio di polemiche. Il premier sottolinea la necessità di lasciare libere le famiglie di scegliere come educare i propri figli senza che vi sia indottrinamento politico e ideologico da parte dell'istituzione educativa: “Non ho mai attaccato la scuola pubblica, ho semplicemente detto, parlando dei cattolici, che bisogna aiutare quelle famiglie cattoliche che si trovano ad avere un insegnante che cerca di inculcare nei loro figli dei valori e dei principi diversi da quelli in cui loro credono, con un buono scuola in modo che anche le famiglie meno abbienti abbiano la possibilità di mandare i loro figli a una scuola privata”.

Giovedì prossimo, conclude Berlusconi, si prepara l'epocale riforma della giustizia. Il Consiglio dei Ministri avrà in discussione una riforma costituzionale che metterà ordine nell'ordinamento giudiziario. E questo nonostante la “palla al piede” dell'Opposizione: “Mi accusano di provocare conflitti istituzionali ma dimenticano che sono io che subisco attacchi da 17 anni senza soluzione di continuità”.

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